Il lasciato solidale arriva a Como, si tratta di un dono per la comunità in memoria di chi non c’è più: «La generosità è un bene da tutelare»

Fondazione Comasca Il lascito testamentario, due eventi in città la settimana prossima. Il notaio Caspani: «Importante essere sicuri della destinazione che avrà il proprio patrimonio»

Due eventi per promuovere una campagna di sensibilizzazione sul lascito testamentario presentata ieri mattina dalla Fondazione provinciale della comunità comasca. «La generosità è un bene preziosissimo: va tutelata al meglio – ha affermato il presidente Angelo Porro – Il ruolo della Fondazione è proprio quello di farsi da tramite tra il donatore e gli enti, offrendo le più solide garanzie».

Di cosa si tratta? «Questa campagna, destinata a coinvolgere l’intera comunità comasca, è nata grazie a un percorso durato un anno – ha raccontato Monica Taborelli, segretario generale della Fondazione – Ai lavori hanno attivamente partecipato una trentina di enti del nostro territorio, tutti uniti dal desiderio di approfondire e diffondere la conoscenza del lascito solidale, uno strumento che potrà decidere il futuro della nostra realtà».

Formazione e informazione

La prima parte di questo percorso ha visto un esperto sul tema come Stefano Malfatti, condurre una serie di incontri con le realtà del territorio interessate. La seconda parte ha coinvolto il regista e comunicatore comasco Paolo Lipari, che ha condotto un articolato lavoro di squadra assieme a Francesca Lipari, che ha portato alla produzione di vari materiali, destinati a essere diffusi attraverso più canali: «Uno spot, una brochure e cartoline personalizzate per tutte le associazioni coinvolte nel progetto».

Doppio appuntamento

La prossima azione riguarda due eventi pubblici, entrambi nel rinato cinema Astra di viale Giulio Cesare. Giovedì 19 ottobre, alle 21, sarà proiettato il film “Solo cose belle” di Kristian Gianfreda, una commedia «dove è un lascito a generare imprevedibili e virtuosi percorsi di vita». Sarà presente in sala una rappresentante della Cooperativa Giovanni XXIII, l’associazione cui il film è ispirato. Lunedì 23 ottobre, alle 18, un evento che ha per titolo “La gioia di lasciare un dono che rimane”, finalizzato a favorire un approccio al tema il più possibile consapevole e sereno. Il programma sarà punteggiato da più interventi, tra i quali quello di un notaio di grande esperienza quale Massimo Caspani, intervallati da contributi video, testimonianze e uno spot inedito, costruito come un breve racconto.

«La funzione della Fondazione comasca è essenziale – ha sottolineato Caspani – perché con la sua struttura e organizzazione aiuta chi è intenzionato a effettuare un lascito testamentario e non sa a chi rivolgersi per essere sicuro che la sua volontà venga rispettata». C’è anche un discorso culturale da fare. Caspani: «Non nascondiamolo: c’è chi di testamento, come di morte, non vuole proprio sentire parlare, per una questione scaramantica e superstiziosa. Invece è bene essere sicuri della destinazione che avrà il proprio patrimonio. È l’ultimo atto della nostra vita e può servire a fare del bene». Lipari sottolinea un altro pregiudizio da sconfiggere: «Si pensa che questi lasciti interessino solo persone che non hanno eredi, oppure in possesso di tantissimi beni, invece può riguardare tutti e, scegliendo tra associazioni come quelle che hanno aderito, si sostengono realtà che aiutano gli altri».

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