
(Foto di archivio)
Como San Giovanni Copione collaudato per un ragazzo e un paio di complici. L’uomo gli sottrae il cellulare, si fa inseguire e poi lo consegna ai militari
Como
Il modo di agire è sempre lo stesso, a Como San Giovanni come a Milano Centrale ed in altre stazioni del territorio.
Operano prevalentemente in tre, avvicinano i turisti appena scesi dai treni e per questo ancora smarriti. A questo punto, approfittando di questi minuti, la banda entra in azione: due si mettono uno accanto all’altro appena dietro ad una borsa o ad uno zaino, il terzo (alle loro spalle) infila tra i due una mano per cercare di rubare dallo zaino stesso.
Colpi del genere erano già stati registrati in diverse stazioni, ma domenica pomeriggio – a Como San Giovanni – il tentativo si è concluso come i malviventi non avevano immaginato, ovvero con l’arresto di uno di loro (quello che aveva cercato di infilare la mano nello zaino di una turista in arrivo dalla Svizzera e appena scesa dal treno) e con la fuga a mani vuote degli altri due che sono ora ricercati. In manette è finito Rayan Zidane, algerino di 22 anni senza fissa dimora, noto anche con altri alias. Ieri mattina è stato processato in Tribunale con il rito direttissimo, come chiesto dal pm Giulia Ometto, e ha ottenuto i termini a difesa per valutare le strategie difensive. Udienza poi spostata ad altra data con nel frattempo la misura dell’obbligo di firma tre volte alla settimana. L’accusa è stata quella di tentato furto ai danni della turista svizzera di 45 anni che era appena arrivata in città con un uomo residente pure lui in Svizzera (33 anni) ma di origine keniana. E sarebbe stato proprio quest’ultimo, da quanto è stato possibile ricostruire, ad accorgersi di quello che stava avvenendo e di quel tentativo di furto dalla borsa della donna.
L’uomo ha così utilizzato uno stratagemma per sventare il colpo e nello stesso tempo incastrare il ladro: ha prima a sua volta rubato il cellulare al malvivente, poi si è fatto seguire fino a raggiungere due militari impiegati nell’ambito dell’operazione “Strade Sicure” proprio alla stazione ferroviaria di Como San Giovanni, segnalando subito quello che stava avvenendo. Una chiamata arrivata anche alle volanti che hanno inviato una pattuglia che ha fatto in tempo a giungere sul posto per arrestate il giovane algerino che non aveva ancora fatto in tempo ad allontanarsi.
Si sono invece perse le tracce dei due complici che avevano fatto da “velo” al tentativo di furto. Le indagini sono ora in corso per cercare di risalire anche alla loro identità. Questo tipo di colpo è molto utilizzato nelle stazioni dei treni e anche delle metropolitane, ovunque ci siano assembramenti di persone e prevalentemente turisti. Il fatto è avvenuto domenica attorno alle 14 non all’interno della stazione ma appena fuori, nello spiazzo della stazione San Giovanni che conduce alla scalinata di viale Tokamachi.
Il ventiduenne è stato portato in Questura per essere identificato: sono emersi precedenti proprio per furto con destrezza e anche in materia di immigrazione, nonché un Decreto di espulsione emesso dal prefetto di Roma il 15 aprile scorso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA