Accoltellato fuori dal locale. Voleva solo aiutare l’amico

L’inchiesta Il giovane ferito non aveva partecipato alla lite dentro il Venus. Ma alla fine è stato colpito lui. L’aggressore: «Ho già affilato il coltello»

Prosegue, passo dopo passo, con attenzione estrema, la delicata ricostruzione da parte della squadra mobile della polizia di quanto accaduto sabato notte in via Sant’Abbondio. Dopo la notizia di ieri, della frase minacciosa che il minorenne tunisino residente in città avrebbe riferito dentro la discoteca Venus Club ad un altro avventore con cui stava litigando («Ti aspetto fuori, ho affilato il coltello. Ti taglio la gola»), ieri è emerso un ulteriore particolare che potrebbe modificare ulteriormente la ricostruzione fin qui nota. Un particolare che avrebbe anche del clamoroso.

Le immagini della lite

L’accoltellato ragazzo di 19 anni di Como ancora ricoverato al Sant’Anna dopo aver passato due giorni in Rianimazione, non avrebbe avuto alcun ruolo nella lite scoppiata dentro la discoteca ma sarebbe intervenuto solo all’esterno del locale dopo aver visto un suo amico aggredito e in difficoltà. Forse, ma questo è ancora tutto da appurare, nemmeno sapeva dei motivi che avevano portato al litigio. Il giovane deve comunque essere ancora sentito dagli inquirenti.

Le immagini del Venus Club in tal senso sono comunque chiare. Nel momento il cui il minorenne tunisino inizia a confrontarsi con un ragazzo di un’altra compagnia, quello che in un secondo momento verrà ferito non sarebbe nemmeno presente sul posto, ma si troverebbe addirittura da un’altra parte del locale. A litigare con il tunisino, insomma, non sarebbe stato lui ma un ventenne di Laglio suo amico. Uno scambio di battute, ribadiamo, che non poteva far presagire quanto avvenuto poi all’esterno della discoteca e che non aveva nemmeno attirato l’attenzione del servizio si sicurezza del locale.

La frase incriminata, «ti aspetto fuori, ho affilato il coltello», era dunque riferita al ragazzo di Laglio, non a quello che è poi stato effettivamente colpito. Da quanto è stato possibile ricostruire infatti, una volta che le due compagnie hanno lasciato la discoteca, il minorenne e un secondo ragazzo avrebbero puntato direttamente il ventenne di Laglio aggredendolo. Solo in questo momento sarebbe intervenuto il giovane poi accoltellato, che dunque si sarebbe mosso solo per aiutare l’amico che era stato aggredito due contro uno. Un gesto altruistico che gli è poi costato caro, con quel fendente alla schiena e la corsa in ospedale in codice rosso, con il ricovero in terapia Intensiva.

Tutte le persone presenti alla lite in strada sono state sentite dagli inquirenti che, come detto, stanno ultimando la delicata fase di ricostruzione dell’aggressione. Il minorenne tunisino che si trova al Beccaria è accusato del tentato omicidio del diciannovenne aggravato dai futili motivi. Il coltello era stato recuperato dalla polizia (e sequestrato) ancora conficcato nel fianco della vittima.

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