Addio ad Annamaria Cetti
In Comune per 23 anni

Si è spenta per il virus ieri a 88 anni nella sua casa di via Diaz. A lungo impegnata nell’amministrazione

Una vita caratterizzata dall’attenzione verso i giovani e i più deboli. È morta nel pomeriggio di ieri, all’età di 88 anni, nella sua casa di via Diaz, Annamaria Cetti. Purtroppo, il Covid non fa prigionieri, portandosi via un volto noto e apprezzato in città. Decana del consiglio comunale, dove ha trascorso 23 anni, dal 1970 al 1993, fra le fila della Democrazia cristiana (fu presidente della commissione servizi sociali), ricoprì anche diversi ruoli pubblici: fu presidente degli ostelli della gioventù, a capo dell’opera pia di via Dante e dell’istituto Bonoli.

«Chi l’ha conosciuta ha potuto apprezzare il suo impegno umano, cristiano e civile, con un’attenzione particolare verso i deboli e i bisognosi», ricorda Claudio Bianchi, presidente Fism Como, ai tempi collega di partito, per un periodo anche a palazzo Cernezzi. «Ci metteva una grande passione – continua - per me è stata come una sorella maggiore. Una volta andata in pensione, ha scelto di dedicarsi solo a fare del bene».

Avversario, con spirito però collaborativo, Gianstefano Buzzi sottolinea la matrice sociale e popolare del cattolicesimo di Cetti, presente sempre nei suoi interventi: «Aveva una straordinaria visione della città – racconta l’ex esponente comunista - con un’attenzione forte anche per il bello e la cultura. Insieme, abbiamo costruito la relazione internazionale con i primi cittadini di Hiroshima e Nagasaki, all’interno dell’associazione internazionale dei Comuni per la pace».

Inoltre, molti comaschi con i capelli bianchi forse la ricorderanno per essere riuscita, nel 1959, da giovane volontaria delle Acli, a convincere i dirigenti a organizzare una vacanza al mare per decine di famiglie comasche che mai lo avevano visto prima.

La storia è stata scritta anni fa proprio su La Provincia. Esiste, infatti, un album di fotografie in grado di raccontare come vissero quel momento speciale. Dopo aver cercato una struttura sull’Adriatico, trovarono una congregazione di suore che aveva appena dismesso una struttura, a Gatteo Mare. La casa fu affittata alle Acli di Como. Cetti acquistò buon prezzo asciugamani, li rivendette e con il ricavato fece divise, casacchine per i maschi e grembiulini per le femmine. Fu la prima vacanza, di sicuro indimenticabile, per settanta bambini.

A. Qua.

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