Adesso il Covid
colpisce i più giovani
A Como minorenne 1 su 5

Raddoppiata la percentuale dei ragazzi positivi mentre crolla quella che coinvolge gli over 70 anni. Tre ricoverati su quattro non hanno fatto il vaccino

Sono sempre più giovani i comaschi contagiati dal Covid. Rispetto agli inizi di aprile la percentuale di minorenni positivi al virus è infatti raddoppiata e, contestualmente, il rapporto riguardante gli over 70 costretti in quarantena - o peggio - è passato dal 21% del totale di contagi di aprile ad appena il 9% di adesso. Numeri che confermano, se ce ne fosse ancora bisogno, l’efficacia del vaccino per arginare una pandemia che ha stravolto le nostre vite, nell’ultimo anno e mezzo.

Contestualmente a questi numeri (locali) non si possono tacere i dati (in questo caso nazionali) sul rapporto tra contagi e vaccini dal quale emerge come oltre il 65% dei nuovi positivi non si è protetto con alcuna dose, e questo a dispetto del fatto che sul totale della popolazione i non vaccinati sono circa il 30%.

Numeri e statistiche

Ma torniamo ai dati comaschi. In termini assoluti, ovviamente, c’è un’enorme differenza tra i numeri di inizio aprile (quando gli ospedali erano pieni e ogni giorno si registravano centinaia di tamponi positivi) e oggi (gli attualmente positivi in provincia sono poco meno di 400). Ma quello che qui interessa è la proporzione percentuale che dimostra come i vaccini abbiano avuto efficacia. E infatti sono proprio le fasce d’età più scoperte (in parte per scelta, in parte per essere arrivate all’appuntamento con il vaccino più tardi) a patire maggiormente sul fronte dei nuovi casi: giovanissimi in testa. Partiamo quindi dagli under 12, ovvero dai ragazzi che non sono inclusi nella popolazione vaccinabile. Gli under 12 in provincia sono circa il 10% della popolazione complessiva. Ad aprile soltanto 4 contagiati su 100 avevano meno di 12 anni, oggi sono 7 su cento. E se ad aprile gli under 18 contagiati erano il 9%, oggi sono il 19%: più che raddoppiati.

Vale la pena sottolineare, tra l’altro, che i minorenni a Como sono il 16% della popolazione quindi, in proporzione, il fatto che quasi 2 su 10 siano positivi oggi è un dato che racconta di come proprio i ragazzi siano i più colpiti sul fronte contagio. Ragazzi o giovani comunque: gli under 30 in quarantena perché colpiti dal Covid sono infatti il 45% del totale complessivo (nel Comasco la popolazione sotto i 30 anni non raggiunge il 30%). Ad aprile erano appena il 20%.

Più si sale di età, più i numeri si invertono. E così gli over 50 contagiati, che ad aprile erano il 54%, oggi sono appena il 29% per non parlare degli over 70 che a inizio primavera sul totale dei positivi erano il 21% (la popolazione di questa fascia d’età sul totale dei residenti è al 17%) mentre oggi parliamo di appena il 9%.

Insomma, i vaccini servono. Eccome. Soprattutto per evitare di finire in ospedale. A confermarlo sono le statistiche nazionale. A oggi poco meno del 75% dei ricoverati per Covid non è vaccinato. E la proporzione si fa ancora più clamorosa - a vantaggio di chi si è protetto - se guardiamo alle terapie intensive: l’80% di chi è in rianimazione per il virus non si è sottoposto ad alcun ciclo di protezione, il 5% ha ricevuto solo una dose, il 15% si è vaccinato.

Il bollettino

E a proposito di ricoveri, va registrato un nuovo incremento sul fronte degli ingressi negli ospedali lombardi. L’ultimo bollettino sull’andamento del virus, infatti, segnala un lieve aumento sia per i ricoveri in reparti ordinari sia in terapia intensiva.

Ieri nel Comasco i tamponi positivi sono stati complessivamente 37 a fronte di un dato regionale di 447 nuovi casi registrati. Cinque i decessi complessivi registrati in regione a causa del virus.
P.Mor.

© RIPRODUZIONE RISERVATA