Agenti contro il questore: «Svuota le volanti, città meno controllata»

Como Alcune recenti decisioni del questore suscitano denunce e proteste da parte di tre sigle sindacali della Questura cittadina

Il questore dispone una serie di spostamenti interni alla Questura e riduce il numero di poliziotti in servizio all’ufficio volanti, ovvero quello che garantisce le pattuglie sulla città e nei paesi della cintura urbana. Dall’Ufficio di Gabinetto fanno sapere che «il controllo del territorio non è e non sarà assolutamente indebolito», ma da alcuni giorni i turni all’Ufficio di prevenzione generale e soccorso pubblico della Questura vedono la presenza di un agente in meno in servizio.

A denunciare e protestare contro un rimescolamento di organico che ha ridotto il numero di persone in forza alle volanti, sono in particolare tre sigle sindacali della Questura cittadina: il coordinamento provinciale del Cosap e le segreterie del Fsp e del Mosap.

In questi giorni i tre sindacati - ai quali, per ora, non si sono associate le sigle più rappresentative, ovvero Sap e Siulp - hanno scritto al questore, Leonardo Biagioli, per protestare contro i movimenti interni decisi la scorsa settimana che hanno ridotto gli uomini di quello che è il settore da sempre in prima linea, ovvero l’ufficio volanti.

Per sopperire al trasferimento in altre province ottenuto da otto tra agenti e ispettori che prestavano servizio nell’Ufficio di prevenzione generale, il questore ha assegnato sei uomini: tre ispettori e altrettanti agenti. Un «saldo tra “entrate” ed “uscite” - scrivono i sindacati - ancora una volta, in negativo», visto che segue la fuoriuscita di altre tre “unità” mai sostituite. Il tutto «senza tenere conto , tra l’altro, di futuri prossimi pensionamenti». La conseguenza? Per gli agenti, nonostante le rassicurazioni dell’Ufficio di Gabinetto, è quella della «riduzione di equipaggi sul territorio».

Como ha vissuto nel corso negli anni passati un periodo in cui in strada uscivano anche quattro pattuglie per turno. L’ex questore Giuseppe De Angelis, ad esempio, aveva rafforzato l’ufficio pretendendo una maggiore presenza di auto e uomini in città e non solo. Problemi di personale hanno, più di recente, costretto a rivedere quei numeri. Ora dagli uffici della Questura fanno sapere che al massimo si riescono a far uscire due pattuglie per turno.

Ufficio depotenziato

«L’ufficio era già in grave sofferenza organica a causa della carenza cronica di personale che a stento riusciva a coprire i turni di servizio - si legge in una delle lettere inviate al questore - per cui questa scelta di depotenziare l’ufficio è incomprensibile».

Le volanti, secondo i sindacati che hanno inviato la loro nota anche alle segreterie nazionali, saranno costrette «a lavorare con personale notevolmente ridotto il quale, oltre a non poter garantire una adeguata sicurezza ai cittadini, si troverà a lavorare in strada senza l’ausilio, in caso di necessità, di volanti aggiuntive». Insomma: gli stessi agenti si lamentano: la decisione «avrà serie ripercussioni sul raggiungimento di un accettabile controllo del territorio a discapito di cittadini inermi che confidano nella presenza di uomini in divisa in strada».

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