
(Foto di archivio)
La kermesse Ritardi e incombenze burocratiche costringono a modificare il programma dell’evento. Confermati il corteo storico e la cena medioevale
Como
Niente gare, il Palio del Baradello quest’anno non avrà un vincitore,.
Una volta c’era la cariolana, prima ancora la gara delle lucie in riva al lago, il grande sbarco del Barbarossa, il torneo di tiro con l’arco e il tiro alla fune, c’è chi si ricorda anche le lavandaie sfidarsi in Sant’Agostino. Quest’anno invece, con grande rammarico, senza più gare ufficiali il drappo non verrà assegnato. Non ci sarà insomma un borgo campione.
Salvo l’anno del Covid è la prima volta che succede in 45 anni di storia sotto al Baradello. Restano comunque la cena medioevale, anche se a Brienno, come pure il corteo storico e le animazioni durante la festa del santo patrono.
Per la verità gli organizzatori avevano già anticipato che il programma sarebbe stato ridotto. La speranza è rilanciare in grande il palio nel 2026.
Le ragioni addotte sono diverse. Si sono tenute tardi le elezioni del nuovo consiglio direttivo, sono stati scalzati di sorpresa quasi del tutto i più storici organizzatori - non senza qualche dispiacere, il passaggio di consegne ha avuto dei ritardi. Bisognava programmare con maggiore anticipo le tante incombenze burocratiche, permessi, attestati, certificati, già molto faticosi per l’associazione del palio negli ultimi anni. In più a inizio settembre, raccontano sempre gli organizzatori, tra la fiera del libro e il teatro Sociale nei fine settimana si accavallano in città troppi altri eventi.
E però il dispiacere resta, il Palio del Baradello quest’anno sarà di fatto una rievocazione senza gare.
Rimane la cena con i piatti medioevali che sarà imbandita venerdì 29 dalle 20 al pontile di Brienno. Già l’anno scorso i commensali non si erano seduti sotto al Broletto, bensì a Novedrate, dove è stato spostato il magazzino con la strumentazione dopo il trasloco forzato dagli spazi in città. Sabato 30 agosto dalle 10 per la fiera di Sant’Abbondio riecco il campo medioevale, con dimostrazioni, giochi, esibizioni, tra arcieri, dame e la cerimonia d’offerta del cero votivo alle 18 in basilica.
Lungo le mura domenica 31 agosto dalle 10 saranno presenti i figuranti sempre per la fiera. Quindi giovedì 4 settembre alle 20.30 in basilica ecco il concerto delle arpe celtiche. Infine domenica 7 dalle 14 il corteo storico pronto a sfilare da viale Cattaneo sotto alla torre Gattoni fino in piazza Duomo.
Come successive appendici venerdì 3 ottobre alle 17.45 alla Casa della divina provvidenza di via Tommaso Grossi la presentazione di un libro sul Barbarossa, quindi domenica 5 ottobre un incontro alla Rsa Bellaria di Appiano Gentile.
«Siamo arrivati tardi, c’erano tante incombenze da risolvere – dice Giuseppe Devotella, maggiorente del Palio – e molti eventi concomitanti. La speranza è rilanciare la prossima edizione avendo a disposizione più tempo. Pur senza gare abbiamo comunque salvato almeno sfilata ed esibizioni».
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