
Cronaca / Como città
Martedì 24 Giugno 2025
Allarme della Finanza: «Mafiosi al servizio degli evasori fiscali»
Fiamme gialle Sinergie criminali sempre più sofisticate. Le celebrazioni per i 251 anni di fondazione della Gdf. Scoperti in un anno 88 comaschi sconosciuti all’erario

Como
L’ambito di azione della criminalità organizzata è «sempre più esteso» e sempre più concentrato «alla fornitura di servizi di evasione fiscale connessi all’emissione di fatture per operazioni inesistenti o alla somministrazione fraudolenta di manodopera». A scattare questa allarmante immagine del nostro territorio è il comandante provinciale della Guardia di finanza, colonnello Michele Donega, che questo pomeriggio ha celebrato a Palazzo Terragni i 251 anni dall’anniversario di fondazione delle Fiamme gialle.

(Foto di Fabrizio Cusa)
L’ufficiale ha tratteggiato la situazione nel Comasco sottolineando come «alla Guardia di finanza è stato assegnato un nuovo confine su cui vigilare: quello rappresentato dalla legalità, in particolar modo dalla legalità economico-finanziaria, substrato valoriale su cui si basa il contratto sociale che è alla base del nostro vivere comune».
Contratto che lo scorso anno è stato letteralmente calpestato da decine e decine di contribuenti comaschi se è vero, come testimoniano i dati della Gdf, che nel solo 2024 sono stati 88 gli evasori totali scoperti e che nell’ultimo anno e mezzo quel numero arriva a 126, cifra a cui vanno sommate ben 277 persone denunciate per reati tributari. A ciò si aggiunga «la piaga del lavoro nero o irregolare» con ben 309 lavoratori in nero accertati da gennaio dello scorso anno dai soli finanzieri comaschi.

(Foto di Fabrizio Cusa)
Il colonnello Donega ha ricordato il «difficile compito» della Guardia di finanza comasca «di presidio della frontiera a contrasto di ogni traffico illecito e di ogni minaccia alla sicurezza pubblica» e nel farlo ha accennato al recente sequestro di 4 pistole e 18 chili di cocaina a carico di due cittadini brasiliani provenienti dal Nord Europa avvenuto a Brogeda.
Le celebrazioni per la festa della Finanza sono state anche l’occasione per diffondere i dati dell’attività svolta tra l’1 gennaio 2024 e il 31 maggio scorso. Tra questi gli interventi a tutela della spesa pubblica con la scoperta di oltre 13 milioni di crediti d’imposta fittizi indebitamente utilizzati e ben 21 milioni di finanziamenti garantiti dallo Stato erogati senza alcun titolo (reati, in quest’ultimo caso, che hanno portato a ben 20 misure cautelari a carico di altrettante persone).

(Foto di Fabrizio Cusa)
Complicato anche il tema del riciclaggio, con 80 persone denunciate e la scoperta di operazioni illecite per 7 milioni di euro: «Gli schemi di riciclaggio» ha rimarcato il colonnello Donega, sono «sempre più sofisticati» e coinvolgono non solo la nostra criminalità, ma anche realtà straniere sia africane che cinesi.
A proposito di valuta fatta sparire all’estero, al confine la Finanza ha accertato 740 violazioni nonché il sequestro di denaro, titoli e certificati per oltre sei milioni di euro.
Oltre ai numeri e ai risultati conseguiti, le celebrazioni di ieri sono state anche l’occasione per ricordare la storia della Finanza comasca, in particolare «nell’anno in cui si celebra - ha detto il comandante provinciale - l’80esimo anniversario della Liberazione», occasione per un «deferente omaggio ai finanzieri Corrias e Tolis, al maresciallo Boetti e al tenente Cevoli insigniti della Medaglia d’oro al merito civile per aver, a costo della propria vita, dato soccorso e protezione a ebrei e perseguitati sul finire della II Guerra Mondiale».

(Foto di Fabrizio Cusa)
Prima di salutare, il colonnello Donega ha voluto ringraziare i suoi uomini per aver «concorso ad affermare la legalità, l’equità sociale e a garantire la sicurezza dei cittadini. Beni essenziali su cui si fonda l’idea stessa di nazionale. Valori preziosi che dobbiamo difendere dalle minacce di un presente in continuo divenire».
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