Allo Yacht Club i conti volano: l’ormeggio dei taxi boat vale 100mila euro l’anno

Bilancio I proventi commerciali sfiorano i due milioni. Solo il 20% dei ricavi proviene da attività istituzionale. Gli investimenti per vela e motonautica sono al 3,5%

Uno Yacht Club sempre più a trazione commerciale. Il prossimo 14 giugno i soci saranno chiamati ad approvare il bilancio consuntivo 2024 e il preventivo 2025 dal quale emerge che la voce “proventi commerciali” pesa rispettivamente per il 68,2% del totale ricavi per arrivare (nelle previsioni) al 68,4%. Per contro si contraggono i proventi istituzionali: scesi sotto il 20% lo scorso anno e destinati a toccare il 19,5% in quello attuale.

Favara: no comment

Nonostante Guardia di Finanza, Agenzia delle entrate e pure Comune di Como (per la parte riguardante il canone di concessione della sede) abbiano acceso i riflettori sui conti dell’associazione sportiva dilettantistica, a causa della forte incidenza commerciale rispetto a quella istituzionale, la gestione del bilancio continua a rappresentare un grattacapo non da poco per il consiglio direttivo.

A tal proposito, contattato il presidente Giocacchino Favara fa sapere: «Non intendo rilasciare interviste sul bilancio prima dell’assemblea».

Nell’attesa, dunque, ecco quello che emerge dai conti dello Yacht Club che, com’è noto, occupa uno degli immobili comunali più prestigiosi e belli della città per un canone annuo di 34mila euro, cifra super scontata perché il Comune ha tenuto «conto del fatto che la concessionaria (lo Yacht Club ndr) opera senza fini di lucro», come si evince dall’atto di concessione del 2000. E invece la stragrande maggioranza dei suoi proventi l’associazione sportiva di viale Puecher l’ha dalle fatture carburante (passate da 444mila euro a 1,7 milioni di euro all’anno dal 2019 al 2024, con un aumento di quasi il 300%), da quelle per gli alaggi dei non soci e dei posti barca commerciali (+670%, da 17mila e 131mila euro) e dall’affitto del bar (unica voce a calare).

Peraltro il bilancio 2024 segna una impennata decisa della voce posti barca commerciali (+240%). Si tratta dei posti del porto marina che, anziché essere dati ai soci per le finalità statutarie, vengono assegnati ai diportisti che fanno attività di taxi boat, una voce che vale circa 100mila euro all’anno. Diminuiscono, per contro, gli introiti dalle quote posto barca dei soci, sceso di oltre 400mila euro in un anno.

Le spese

Sul fronte delle spese, a parte l’accantonamento record di 154mila euro deciso dal consiglio direttivo, anche qui la quota parte di costi relativi ai servizi per le attività istituzionali è decisamente minoritaria rispetto alle altre voci. Quest’anno le spese per motonautica e vela sono scese sotto i centomila euro, pari al 3,5% delle uscite totali. Nel 2019 la proporzione era sopra al 13% (150mila euro). Negli ultimi anni è anche comparsa la goce “gadget e altri beni commerciali”, che nel 2019 e nel 2020 non c’era. Una voce di costo che ha avuto un incremento deciso nel 2024 passando da 3mila e ben 16.600 euro e che per il 2025 si prevede pari a 17mila euro.

A proposito del bilancio preventivo, si annuncia un deciso investimento sul fronte del personale dipendente. La spesa complessiva lo scorso anno è stata di 194mila euro (tra retribuzioni, contributi, tfr) mentre per il 2025 dovrebbe passare a 286mila euro con un incremento del 47% in un solo anno. I costi per il personale dipendente passeranno così a incidere sul 10% dei costi totali (ora sono del 6,8%).

Da sottolineare anche la crescita vertiginosa delle spese per consulenze legali e fiscali. Segno dei tempi, questo, in considerazione dei problemi con Agenzia delle entrate e Comune che costringono lo Yacht Club a rivolgersi a professionisti. Siamo passati a un totale complessivo di 7mila euro annui a ben 31mila euro (con un incremento del 340%) che dovrebbero toccare i 33mila quest’anno.

Infine un’analisi nel dettaglio la meritano i rendiconti dell’attività vela e di quella motonautica. Per quanto riguarda la prima balza all’occhio come se nel 2019 la scuola vela per adulti e juniores portava nelle casse dell’associazione 27mila euro all’anno a soli 5mila euro. Per il prossimo anno il progetto è tornare ai livelli 2019 con un investimento soprattutto sulle regate. Infine: anche gli investimenti sulla motonautica sono a picco, scesi da 101mila e 89mila euro. Aumentano i ricavi, ma solo grazie agli sponsor della Centomiglia.

Ora la parola passa ai soci.

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