Anche il caldo ferma i treni: «Impianti in blocco sopra i 35 gradi»

Trasporti Trenord ha comunicato ai pendolari il cattivo funzionamento dei condizionatori. Meno collegamenti tra Como San Giovanni e Chiasso. Problemi anche sulla tratta di Como lago

Fa caldo: saltano i treni. Succede durante l’inverno con il freddo e le intemperie che le corse sulle nostre linee ferroviarie vengano cancellate per colpa delle condizioni meteo. Simili disagi purtroppo si verificano anche adesso con il caldo torrido.

Già domenica sera Trenord ha avvisato i pendolari che «il caldo torrido di questi giorni ha causato guasti ai treni più datati: gli impianti di raffrescamento vanno in blocco in presenza di temperature superiori ai 35 gradi». In effetti ieri in città abbiamo registrato picchi oltre ai 36 gradi. Certo suona strano che l’afa riesca a fermare il servizio di trasporto ferroviario a cavallo della dogana. «In ragione del caldo – si legge sempre sull’avviso di Trenord – i seguenti treni lunedì non vengono effettuati tra Chiasso e Como e vice versa». In totale le corse elencate sono una dozzina.

La situazione

Si tratta più precisamente di sei corse provenienti da Milano che ieri si sono fermate a Como senza arrivare fino a Chiasso. Tutti treni partenti al minuto 39 per dei treni spalmati durante tutto l’arco della giornata, a partire dalle cinque del mattino fino ad arrivare alle otto di sera. Nell’altra direzione altre sei corse sono partite solo da Como San Giovanni, senza arrivare da Chiasso. Anche in questo caso si tratta di convogli che dovevano partire tutti al minuto 13, alle sette del mattino, alle dieci, poi all’una, ancora alle quattro del pomeriggio, ancora alle sette, per finire con un treno poco dopo le dieci di sera. Quando peraltro la temperatura pur estiva era ormai scesa sotto ai 35 gradi indicati dall’avviso di Trenord.

I collegamenti tra Como e Chiasso soppressi ieri riguardano come detto i treni più vecchi. Il problema dunque, vista la calura, potrebbe ripresentarsi. Da Como verso Milano erano invece in servizio i nuovi Caravaggio. Dei mezzi che non hanno problemi con l’aria condizionata, ma che non passano agevolmente dalle gallerie verso la Svizzera e che dunque, spiega Trenord, non vengono utilizzati per superare la dogana. La spola oltre la frontiera è invece garantita dai treni Tilo, le carrozze italo-svizzere. Sempre ieri il treno partito da Cadorna alle 18.13 si è fermato a Rovello con le porte bloccate. Ha accumulato un tale ritardo che alla fine i passeggeri sono stati obbligati a scendere tutti a Camerlata, senza che ol convoglio proseguisse la sua corsa: Caldo a parte, alle 15.31 è stato cancellato anche il Chiasso per un generico guasto come pure il Milano Centrale delle 16.43. Non va meglio sulla tratta Como lago, nell’ultimo mese i disservizi sono stati davvero numerosi.

I guasti sull’altra tratta

Sempre ieri per esempio era in panne il 7.10 partente da Como Borghi. Altro guasto alle 18 da Cadorna, il treno è tornato in deposito. Su questa linea a volte i treni, con la motrice troppo vecchia, non riescono a salire dalla zona di San Giuseppe e sono costretti a tornare a Como lago. Un capolinea sempre meno utilizzato perché molte corse partono più spesso dalla stazione successiva se non direttamente da Camerlata.

A proposito di treni nuovi Trenord il mese scorso ha annunciato la messa in servizio di 111 nuovi convogli. Per interessare tutte le tratte però c’è bisogno di tempo, l’azienda ha promesso un rinnovo del parco mezzi nei prossimi anni.

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