Anche a San Rocco residenti in rivolta. «Spaccio, botte e sporcizia: non è vita»

Sicurezza Petizione da presentare a Comune e Prefettura, ma le firme raccolte sono solo 50. I promotori: «La gente è sfiduciata. In campagna elettorale promesse, ma non cambia nulla»

Dopo l’Ippocastano, un’altra zona di Como si ribella al degrado. I residenti attorno a piazza San Rocco hanno infatti appena completato una raccolta firme per chiedere più sicurezza al Comune. Si dicono demoralizzati, e sottolineano come dall’amministrazione comunale non sono arrivate - in questi mesi - risposte risolutive alle lamentele sollevate. Come hanno fatto gli abitanti davanti al parcheggio dell’Ippocastano, che contestano la presenza di gruppi di disperati giorno e notte, anche in piazza San Rocco i cittadini hanno preparato nelle scorse settimane un esposto pronto ora per essere presentato alle autorità locali.

Le lamentele

Esposto che parte da un assunto: troppe volte, soprattutto la notte, si assistono a scene di tensione e degrado. «Almeno due volte alla settimana la notte qui non possiamo dormire – racconta Gioele Silvestri, uno dei residenti che ha organizzato la raccolta firme – tra schiamazzi e urla e risse. C’è chi spaccia, chi si picchia, colpa spesso dell’alcol. Subiamo ciclicamente danni alle macchine, ci tirano le pietre contro le finestre, lasciano ovunque spazzatura. Il sottopasso è da anni in condizioni deprecabili. È impraticabile, di fatto è un orinatoio. Così succede non di rado anche al monumento alla memoria di Don Roberto». Oltre al testo della petizione i residenti mostrano fotografie e filmati. Nei video si vedono disperati che fanno la pipì per strada, oppure giovani che scaricano la loro tensione distruggendo le bici lasciate in zona. Ci sono diversi volti noti, i cui passaggi sono ricorrenti, ripetuti nonostante i controlli e i fermi della polizia.

Promesse disattese

Le firme da portare in Comune e in Prefettura, in realtà, sono soltanto 50. Davvero poche, anche all’Ippocastano i nomi e i cognomi scritti sulla petizione si sono fermati a 120.

«La gente è sfiduciata, demoralizzata – dice Silvestri – non ci crede più. Nel 2021 fa avevamo promosso un’altra raccolta firme più partecipata. In passato diverse volte il quartiere ha chiesto interventi alle autorità senza successo. In campagna elettorale si è a lungo parlato di zone rosse, di daspo, ma la verità è che qui non cambia mai niente. Non ce l’abbiamo con i migranti, io faccio il volontario alla casa Ozanam. Pretendiamo però un quieto vivere e una gestione attenta dei senzatetto. In particolare quel gruppetto di persone con evidenti problemi comportamentali e psicologici. Como non è il Bronx, possibile che Comune e forze dell’ordine non riescano a garantirci serenità?».

Alcuni firmatari vorrebbero trasferirsi altrove, ma non riescono da tempo a vendere casa, San Rocco anche per la questione sicurezza è un’area poco appetibile. Nel testo della petizione si citano le norme introdotte dall’amministrazione comunale per contrastare bivacchi e accattonaggio, da far applicare. Chiedono video sorveglianza, domandano controlli sui negozi che vendono birre e alcolici, meditano di organizzare una class action. Tutte tematiche comuni anche ad altre zone della città. Come il già citato parcheggio dell’Ippocastano, oppure piazza della Tessitrice. Diversa invece la situazione in via Anzani che, stando alle parole dei residenti, vive ora una ritrovata tranquillità rispetto all’anno scorso.

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