Anoressia, mancano i medici e l’ambulatorio resta chiuso

Salute Cura dei disturbi alimentari, sfumano le assunzioni degli psicologi. Il servizio è fermo da luglio, ora l’obiettivo è quello di ripartire a marzo

Per la cura dei disturbi dell’alimentazione, anoressia e bulimia, a gennaio dopo una lunga pausa forzata doveva riaprire l’ambulatorio dell’Asst Lariana. E invece, saltate le assunzioni degli psicologi, le attività sono ancora bloccate. È ormai da luglio che questo importante servizio offerto alle famiglie è venuto a mancare, le difficoltà sono legate alla penuria di risorse e di personale, non sostituito una volta scaduti i contratti. Di fatto la sola referente dell’ambulatorio di recente sta cercando di riallacciare le collaborazioni con gli altri esperti e i fili diretti con le famiglie. L’arrivo di quattro psicologi atteso il mese scorso è sfumato perché nel frattempo impegni e tempi non sono coincisi. Così l’ex azienda ospedaliera ha messo in campo una nuova rapida finestra d’assunzione che dovrebbe dare esito positivo dalla metà di marzo. Più in generale occorre pensare la Psichiatria è in difficoltà per la mancanza di specialisti, anche se è pur vero che l’Asst Lariana ha nominato un nuovo primario nella speranza di immettere nuove energie.

La cura delle adolescenti minorenni con disturbi dell’alimentazione resta comunque in capo alla Neuropsichiatria infantile, che però deve rispondere a una grande quantità di bisogni di cura e che infatti in passato si appoggiava anche alle competenze più specifiche dell’ambulatorio in questione. Alla riapertura dal prossimo mese questa collaborazione verrà irrobustita. Non a caso diversi genitori, anche per tramite dell’associazione comasca Sestante, avevano chiesto e ottenuto un incontro con i vertici dell’ex azienda ospedaliera per fare il punto la mancanza del servizio chiuso da luglio.

A inizio anno Patrizia Conti, il direttore del dipartimento Salute mentale e dipendenze dell’Asst Lariana, aveva immaginato entro gennaio «il potenziamento delle équipe multidisciplinari impegnate sulla intercettazione e sulla presa in carico dei pazienti con disturbi dell’alimentazione». Adesso, detto che la responsabile dell’ambulatorio sta già dando da fare, la previsione si è spostata a metà marzo.

Combattere contro anoressia e bulimia è un mestiere molto complicato, queste patologie restano purtroppo a lungo tenute segrete, le famiglie faticano a trovare risposte e le adolescenti, crescendo, rischiano di cronicizzare le loro fragilità. Non bastasse c’è anche un fattore economico, da queste colonne nelle scorse settimane le famiglie delle associazioni unite nella lotta ai disturbi alimentari hanno spiegato che senza servizi sanitari pubblici è complicato potersi permettere visite private da diversi specialisti, psicologi, nutrizionisti, psichiatri. Nei momenti più urgenti si arrivano a spendere parecchie centinaia di euro al mese.

Nella biblioteca di Como venerdì 15 marzo alle 10, in occasione della giornata nazionale del Fiocchetto lilla contro anoressia e bulimia, insieme all’Asst Lariana, al Comune e ad Ananke, il centro per la cura dei disordini alimentari, è stato organizzato un convegno per parlare della prevenzione.

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