Cronaca / Como città
Sabato 15 Novembre 2025
Aperto l’ospedale di comunità: sarà un ponte tra reparti e territorio
Sanità Ieri ricoverati i primi due pazienti, la struttura ha venti letti ed è gestita dalla Geriatria. Accoglierà persone fragili che non possono essere curate a casa e malati in via di dimissione
I primi due pazienti hanno fatto ingresso ieri nel nuovo ospedale di comunità.
Il reparto per malati fragili e cronici ha aperto le sue porte in via Napoleona, sopra al monoblocco, dal lato di via Teresa Rimoldi. Il nuovo servizio conta venti posti letto e mira a dare assistenza a quei pazienti non acuti che necessitano di cure, ma che non sono tanto gravi da aver bisogno di andare in ospedale. All’ospedale di comunità, seguito di giorno dai medici della Geriatria dell’Asst Lariana diretta da Andrea Maria Maresca, si può accedere su segnalazione del medico di famiglia, laddove le condizioni critiche, secondo precise linee guida, non permettano la gestione del malato a domicilio.
Pazienti da dimettere
In alternativa, una quota di ricoveri - per trenta giorni al massimo - è destinata ai pazienti fragili da stabilizzare che non possono essere dimessi dai reparti d’ospedale. Dal Sant’Anna come dal Sant’Antonio Abate, presìdi che invece hanno una vocazione per i casi più complessi e che hanno bisogno di letti liberi.
Dunque il nuovo ospedale di comunità offre la possibilità ai malati fragili di essere assistiti dai sanitari, evitando così fra l’altro che accedano più volte al Pronto soccorso in maniera impropria, allungando la lista dei pazienti in coda e dovendo subire a loro volta lunghe attese. E in più permette ai principali ospedali di dimettere lungodegenti che non hanno più necessità di trattamenti urgenti e rischiano di restare settimane in corsia. Una funzione quindi intermedia tra territorio e ospedale, pensata per far fronte all’invecchiamento della popolazione e che vedrà il coinvolgimento attivo dei familiari. Il nuovo reparto, guidato dai geriatri, è a gestione infermieristica e la notte può contare sulla reperibilità di un medico.
Fondi Pnrr
Per costruire l’ospedale di comunità in via Napoleona sono stati investiti tramite Pnrr quasi tre milioni e mezzo di euro. I lavori, data la precedenza allo stesso reparto all’interno dell’ospedale di Cantù, sono partiti a inizio 2024. Terminati i cantieri già da diversi mesi la struttura, ha più di recente ricevuto l’accreditamento. Già da qualche giorno medici e infermieri stavano preparando le stanze, ieri sono arrivati i primi due pazienti. Salvo una breve parentesi durante la pandemia, al vecchio Sant’Anna non venivano ricoverati pazienti da 15 anni, da quando è stato costruito il nuovo ospedale a San Fermo della Battaglia. Dopo Mariano Comense, Menaggio e Cantù questo è il quarto e ultimo ospedale di comunità aperto nel Comasco.
«L’apertura dell’Ospedale di Comunità di Como rappresenta un ulteriore passo del rafforzamento della rete territoriale - sottolinea Maurizio Morlotti, direttore socio sanitario dell’Asst Lariana - Queste strutture garantiscono continuità assistenziale ai pazienti fragili, riducendo ricoveri impropri e offrendo percorsi di cura più appropriati e vicini alle esigenze della comunità».
«Ringraziamo tutti coloro che hanno reso possibile l’apertura e il personale che vi presterà servizio - aggiunge Morlotti, ieri presente in via Napoleona con il direttore sanitario Brunella Mazzei - anche ai medici della continuità assistenziale della sede di Como, che in caso di necessità garantiranno il loro intervento nelle fasce notturne e nei giorni festivi attraverso un servizio di reperibilità».
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