Cronaca / Como città
Lunedì 10 Novembre 2025
Areu e lo sconto sull’emergenza sanitarie: «Soccorsi a rischio, son fuori dalla realtà»
La protesta Dalle associazioni che garantiscono le emergenze sul territorio un grido d’allarme. Croce Rossa: «Preoccupati per i tempi». Azzurra: «Pochi volontari». Lariosoccorso: «Costi alti»
Como
I costi al ribasso della gara di Areu per assegnare i servizi di emergenza e urgenza sul territorio preoccupano e non poco tutte le principali associazioni di pronto soccorso.
L’Agenzia regionale chiede un contenimento dei finanziamenti dovendo assegnare le postazioni del 118 per i prossimi cinque anni, all’appello mancano a livello regionale 44 milioni di euro.
L’unico che cerca di buttare acqua sul fuoco è Maurizio Bonomi, presidente regionale della Croce Rossa. «Areu ha chiesto un ribasso, sì, ma vedremo come andrà a finire – commenta – è un gioco che fa parte delle cose, non è esattamente una trattativa, ma siamo in una fase di confronto. Piuttosto io sono preoccupato per i tempi, sono stretti, le vecchie convenzioni scadono il 31 dicembre».
Servizio a perdere
Le altre reazioni sono più allarmate. «Rispetto ai rimborsi in essere dal 2020 Areu per il prossimo bando ha previsto un aumento pari a circa il 10% - spiega Mario Botta, avvocato e responsabile a Como della Croce Azzurra – per coprire l’inflazione. Si tratta però di un calcolo che non fa i conti con la realtà. In questi anni tutti gli enti di soccorso hanno perso volontari e hanno quindi più personale da pagare. Inoltre la gara dell’Areu prevede servizi aggiuntivi, non certo gratuiti».
In città ad esempio bisogna attivare al giorno un’ambulanza in più, in partenza per dodici ore dall’Esselunga di Lipomo. Le varie croci inoltre spiegano che i soldi assegnati da Areu sono di fatto un rimborso, riconosciuto a saldo zero, solo una volta effettuato il servizio. «Certo dobbiamo dimostrare di aver sostenuto servizi e costi con bolle e fatture – spiega Alex Riva responsabile operativo di Lariosoccorso – se otteniamo un servizio da 100, fatto 120, nessuno ci rimborsa i venti aggiuntivi. E se arriviamo a 99 non otteniamo un euro di più. Faccio notare inoltre che per partecipare alla gara di Areu per i futuri servizi abbiamo dovuto fare investimenti anche importanti». Per aggiornare mezzi e strumenti sulla base delle richieste del bando.
In campo anche i legali
«Le nostre sono associazioni di volontariato, l’anima delle nostre croci sono i volontari – dice Alberto Croci, storico presidente di Lariosoccorso – è con l’impegno dei cittadini che il servizio va avanti, con i turni fatti dalle persone e con le tante donazioni che raccogliamo. Dunque confidiamo in una soluzione responsabile e di buon senso».
Enti come Croce Rossa, Anpas e Faps sono seduti al tavolo. «La partita però è molto complessa – dice Rita Tavecchio, presidente della Croce Verde di Fino Mornasco – insieme alla Croce di Cadorago abbiamo dato mandato a dei legali per darci un supporto puntuale a proposito di questo argomento». Per il terzo settore, il volontariato, i servizi di soccorso sono sempre più complicati da seguire e gestire, raccontano i responsabili, il carico burocratico è molto aumentato.
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