Auto costosa e modernissima: il cambio è al volante

Il caso di Viale Geno La Glc 220 è un concentrato di tecnologia: sarà il controllo delle centraline a fornire le risposte agli inquirenti

Auto non per tutti (costa circa 70mila euro) la Mercedes Glc 220 d 4matic è un concentrato di modernità e tecnologia, oltre che di elettronica.

Duemila di cilindrata, 194 cavalli, dispone di una trazione integrale permanente e di un cambio automatico a controllo elettronico a nove rapporti.

Come si vede nell’immagine pubblicata qui accanto, l’auto non dispone di una classica “leva” per il cambio di quelle collocate al centro dell’abitacolo. La leva, grande non più di quella che serve in genere ad azionare gli indicatori di direzione o un tergicristallo, si trova accanto al volante, alla destra del conducente, nella stessa posizione in cui si trovava in certe vecchie auto a cambio automatico americane. In altre parole non una primizia in assoluto.

Inutile girarci attorno: il cambio, e in generale la procedura di messa in moto del veicolo, sono i principali “indagati” sui quali si concentra l’attenzione degli inquirenti e sui quali dovranno esprimersi i consulenti tecnici cui la Procura di Como affiderà l’auto ripescata a Villa Geno. Che cosa non ha funzionato? Quale comando non ha risposto come avrebbe dovuto una volta che la Mercedes si è messa in moto?

Sull’intera inchiesta incombe il sospetto di un difetto di cui il proprietario si era già lamentato con la sorella e l’ex compagna (che lo hanno puntualmente riportato agli investigatori). Non esiste allo stato attuale una campagna di richiami Mercedes per difetti che possano anche solo indirettamente ricondursi a un incidente con una dinamica assimilabile a quella di Como; per i pochi modelli di Glc costruiti lo scorso settembre c’è una campagna di richiamo per un problema al controllo dei finestrini mentre una seconda campagna, per veicoli tuttavia di costruzione precedente, concerne un presunto difetto dell’occhiello di traino, nulla che in altre parole sia riconducibile - quantomeno in apparenza - alla tragedia di sabato. La verità è che probabilmente una risposta arriverà soltanto tra qualche mese, quando la Procura sarà riuscita a far analizzare le centraline del veicolo. Fino ad allora soltanto ipotesi.

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