Bellagio: festa Inter, assessore multato
«Ho sbagliato. Ma dopo 11 anni...»

La polizia locale presenta il conto a Luca Leoni e altre persone. «Cattivo esempio». Il sindaco milanista: «Amministratore encomiabile»

Multe per gli assembramenti durante la festa scudetto dell’Inter di domenica 2 maggio. Si parla di decine di persone, ma la prima è già arrivata e ha un destinatario illustre. Si tratta dell’assessore al turismo Luca Leoni al quale è stato notificata una sanzione da 400 euro, per non rispetto della normativa anti Covid. La multa è stata elevata dalla polizia locale di Bellagio attraverso la rete di videosorveglianza, Leoni è il primo sanzionato perché il più facilmente riconoscibile.

La polizia locale e i carabinieri di Bellagio sono al lavoro sul materiale video della sfilata e nei prossimi giorni molti altri interisti bellagini potrebbero pagare a caro prezzo la loro festa scudetto per il centro paese. Dal materiale chi verrà riconosciuto e sarà in atteggiamento non confacente al distanziamento previsto rischia multe come quella già ricevuta dall’assessore. «La pago lunedì 10 maggio, in forma ridotta e quindi pagherò 280 euro – spiega Leoni - Noi interisti abbiamo sofferto per undici anni, purtroppo in questa occasione non siamo riusciti a trattenerci. Trovo giusta la mia sanzione anche perché sono stato di cattivo esempio per i ragazzi che hanno partecipato al corteo. Ero in moto è purtroppo in alcuni momenti mi è scivolato il bavero che mi copriva la bocca». Leoni fa il suo personale mea culpa: «Un amministratore non deve cadere in certi errori, però non ho fatto nulla di più di quanto avvenuto a Como per la festa della promozione dove c’erano degli amministratori tra i numerosi tifosi. Qui a Bellagio alla fine era una festa per famiglie con una cinquantina di persone. A fine manifestazione sono passato anche a pulire il centro insieme ad altri interisti». Leoni invita tutti alla festa del prossimo anno: «Al corteo per la vittoria della Champions il prossimo anno speriamo non ci siano più queste limitazioni». Il sindaco (milanista) Angelo Barindelli difende alla fine l’operato del suo assessore. «Ci sono stati cortei come sempre quando una squadra vince un trofeo. Era necessario il rispetto delle normative sul distanziamento, capisco il tifo calcistico, ma conosciamo pregi e difetti dell’assessore Leoni, la sua grande passione. Quanto accaduto, però, non ha niente a che vedere con il grande impegno, encomiabile e costante che Leoni mette nell’amministrazione». Tutto è partito da alcune segnalazioni: «Il corteo non poteva passare inosservato. Ci sono state delle segnalazioni sui social ed è partita una verifica della situazione attraverso la rete di videocamere» conclude Barindelli.

(Giovanni Cristiani)

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