Bimbo soffoca, salvato da una dottoressa

Piazza Croggi A poco più di un anno si porta un pezzo di cibo in bocca che gli ostruisce le vie respiratore. Al ristorante, al tavolo accanto, una giovane laureata in medicina interviene e riesce a soccorrerlo in tempo

Como

Si è portato un pezzo di cibo alla bocca. E all’improvviso ha cominciato a non respirare più. Una donna, che stava finendo di pranzare al tavolo accanto, si è alzata immediatamente. Lo ha afferrato e con un paio di manovre ben eseguire è riuscita a fargli espellere il boccone. E a salvargli la vita.

Attimi di autentico terrore, quelli che si sono vissuti nel primo pomeriggio all’interno del ristorante 100 Lire di piazza Croggi. Dove un bimbo di meno di un anno e mezzo che rischiava di soffocare, è stato salvato da una giovane dottoressa.

L’accaduto

Tutto pieno nei ristoranti del lungolago. Una famiglia lecchese, mamma, papà e bimbo piccolo, trova un tavolo all’interno del locale della piazzetta che si apre poco dopo Sant’Agostino, ai lati di viale Geno. Sono a Como per una domenica di svago e passeggiate.

All’improvviso, come solo i bambini sanno fare, il piccolo afferra un boccone di cibo e prova a mangiarlo. Forse un pezzo di grissino, forse un’oliva, questo aspetto non è chiaro. Ciò che è stato drammaticamente evidente a tutti sono state le conseguenze. Perché il boccone gli è andato di traverso e gli ha ostruito le vie respiratorie. Il bimbo ha cominciato a tossire e a diventare cianotico per la mancanza d’ossigeno. Terrorizzati i genitori hanno lanciato l’allarme. Mentre i titolari del ristorante si lanciavano al telefono per comporre il 112, una dottoressa che pranzava in un tavolo vicino si è subito fatta avanti. Ha afferrato il bimbo da dietro e ha cominciato a praticare le manovre di disostruzione pediatrica che ben conosceva.

Fortunatamente l’intervento ha avuto successo. Il piccolo ha espulso il boccone che gli si era infilato all’inizio della gola e con un pianto disperato ha iniziato a respirare e a far respirare i genitori e i presenti nel ristorante.

Quando l’ambulanza della Croce Rossa di Como e l’automedica di Areu sono arrivate in piazza Croggi, il bimbo era in braccio alla sua mamma in lacrime, piangente, ma sano e salvo.

Per sicurezza i soccorritori lo hanno comunque accompagnato per una visita all’ospedale Sant’Anna. Visita che ha confermato che quella dottoressa seduta al tavolo accanto a lui gli ha salvato la vita.

© RIPRODUZIONE RISERVATA