Cronaca / Como città
Mercoledì 31 Dicembre 2025
Bongiasca e l’autosilo per i dipendenti. «Noi pronti ma Rapinese non risponde»
Villa Saporiti «Forse è troppo impegnato con il progetto di fusione con Cernobbio e San Fermo». Ultimati i lavori al Setificio e alla Ripamonti, per i quali erano stati stanziati oltre due milioni
Un anno fa il presidente provinciale Fiorenzo Bongiasca aveva annunciato - con 1 milione e 400 mila euro a bilancio - la predisposizione di uno studio di fattibilità per la demolizione e la ricostruzione della “palazzina B” dell’ex comando provinciale dei carabinieri di via Borgovico, da destinare poi ad autosilo, dotato di tutte le moderne tecnologie, per i dipendenti di Villa Saporiti. Dipendenti che al 31 ottobre scorso hanno nel frattempo raggiunto quota 321.
La richiesta
Ieri Fiorenzo Bongiasca è tornato sull’argomento, chiamando in causa, neppure troppo velatamente, il sindaco Alessandro Rapinese, che peraltro siede anche tra i banchi del Consiglio provinciale. Nel dettaglio, il presidente provinciale ha rimarcato come «la domanda sull’iter di questo importante e strategico progetto non va rivolta a me, ma va girata in centro città al sindaco di Como, anche se forse in questo momento è preso con il progetto di fusione con Cernobbio e San Fermo». «Purtroppo dal Comune di Como non sono sin qui arrivate risposte - la chiosa del “numero uno” di Villa Saporiti -. Attendevamo in particolare una risposta sotto il profilo urbanistico ed edilizio, ma attendiamo ancora a mesi di distanza. Il concetto è semplice. Se procediamo alla demolizione, ma poi non possiamo ricostruire l’operazione risulta quantomeno singolare. Ci sono altri temi legati a volumi e destinazioni d’uso su cui Palazzo Cernezzi deve esprimersi».
La richiesta di parere preventivo avanzata da Villa Saporiti al momento è rimasta tale. «E’ un investimento che vogliamo portare avanti con le dovute precauzioni e certezze», la chiosa di Fiorenzo Bongiasca, il cui mandato terminerà a novembre 2026, con le elezioni che potrebbero essere fissate a febbraio 2027. Il tema resta di stretta attualità. L’intenzione di Villa Saporiti era o meglio rimane quella di realizzare un autosilo da 120-130 posti auto e un anno fa non era stato escluso un uso promiscuo, lasciando comunque un canale prioritario ai dipendenti dell’Amministrazione provinciale. Detto che il prossimo anno potrebbe essere finalmente decisivo per il recupero di Villa Porro Lambertenghi, gioiello architettonico del ’700 di Cassina Rizzardi su cui sono in corso le indagini per il rinforzo strutturale (entro fine 2026 dovrà esprimersi anche la Soprintendenza), il motto “strade e scuole” continua a calzare a pennello quanto alle peculiarità di Villa Saporiti.
Scuole
E in questo contesto, in città, va rimarcato il milione di euro con cui sono stati ultimati gli interventi contro la carbonatazione delle facciate al Setificio “Paolo Carcano” di Como e così al milione e 200 mila euro con cui è stata effettuata ed ultimata la sostituzione dei serramenti all’Iis Leonardo Da Vinci-Ripamonti di Como.
Citazione d’obbligo infine per i 100 procedimenti di gara avviata dalla Stazione unica appaltante nel 2025 per un importo complessivo vicino ai 300 milioni di euro, come rimarcato dal decano dei dirigenti di Villa Saporiti, Matteo Accardi. Dietro l’angolo c’è la nuova gara - sette anni di durata - per il servizio di trasporto urbano ed extra-urbano nell’ambito del Tpl Como-Varese-Lecco.
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