Cronaca / Como città
Martedì 04 Novembre 2025
Bonus mamma per novemila comasche: «Ma quaranta euro al mese sono pochi»
Portale Inps Destinato alle lavoratrici con due o più figli, per un massimo di 480 euro l’anno . Il Forum Famiglie: «Non basta certo per contrastare il calo demografico. Servono altre misure»
Como
Sono circa novemila le mamme comasche potenzialmente interessante al nuovo bonus mamma.
Si tratta di 40 euro al mese destinati alle lavoratrici con due o più figli, per un massimo di 480 euro sui dodici mesi. Il bonus viene erogato in un’unica soluzione a dicembre 2025 o entro febbraio 2026 per le domande meno rapide. Le richieste possono essere presentate già da questa settimana all’Inps entro lunedì 9 dicembre, comunque non oltre il prossimo 31 gennaio per chi matura nelle settimane successive i requisiti.
Come funziona
A tal proposito possono chiedere il contributo le mamme con due figli, fino al compimento dei dieci anni del più piccolo, oppure le donne lavoratrici con tre o più figli fino al compimento della maggiore età da parte dell’ultimo figlio. Possono accedere le lavoratrici dipendenti pubbliche e private non impegnate nel settore del lavoro domestico, e ancora le lavoratrici autonome iscritte alle gestioni previdenziali obbligatorie. Sono escluse le lavoratrici con tre o più figli che abbiano in essere un contratto a tempo indeterminato, questo perché è possibile accedere all’esonero contributivo previdenziale come misura alternativa. Altro requisito valido per tutte è il reddito, che non deve essere superiore ai 40mila euro annui.
Si fa domanda tramite identità digitale sul portale dell’Inps, non esiste un criterio cronologico per l’accettazione. E’ possibile chiedere aiuto al call center (803.164 o da cellulare allo 06.164.164) oppure farsi indirizzare dai patronati. L’elaborazione impiega in genere una trentina di giorni.
I 40 euro mensili sono esclusi dal calcolo Isee, per evitare di innalzare l’indice di benessere economico dei nuclei familiari, un fatto altrimenti svantaggioso.
Secondo stime sindacali, il numero di donne potenzialmente interessate nel nostro territorio è inferiore a 10mila. Anche l’associazione culturale Nova Como, realtà fondata da un gruppo di genitori, suggerisce alle mamme come presentare la domanda.
«Certo, 40 euro al mese fanno sempre comodo – commenta Giovanni Giambattista, comasco referente del Forum Famiglie – e di bonus negli ultimi anni i genitori ne hanno sperimentati diversi. Diciamo che se la misura intende sostenere le famiglie e magari contrastare fenomeni quali il calo delle natalità, allora è facile dire che è insufficiente». Uno scatolone di pannolini di marca non costa tanto meno del bonus, una retta di un asilo nido privato si aggira ormai tra i 650 e i 700 euro mensili. Crescere i figli costa parecchio.
«Dati preoccupanti»
«Occorrono politiche strutturali e investimenti significativi – dice ancora Giambattista - che guardino nel lungo periodo e che offrano concreti incentivi per le coppie che vorrebbero avere un figlio. Contratti stabili, appartamenti a canoni accessibili, asili con rette sostenibili, servizi dopo scuola, sono tanti gli strumenti da potenziare. Io credo che, visti i dati ormai preoccupanti, la politica di tutti i colori abbia ben presente la tematica. Ora però dobbiamo costruire misure davvero generose e valide».
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