Buche in Borgovico: «Con i cantieri sull’A9 qui è sempre peggio»

Lamentele Asfalto ridotto a pezzi nella parte nuova. Situazione peggiorata con le chiusure dell’Autolaghi. I residenti: «Si corre troppo e la strada è dissestata»

Buche e asfalto a pezzi, via Borgovico non regge più il traffico. Lungo il tratto nuovo, il manto stradale è disastrato. Soprattutto nella zona della strettoia, per intenderci dopo la Foscolo e prima dell’Hilton. Il fondo, qui, è sconnesso e pieno di pezze e buche. Da questa strada passano ogni giorno migliaia di mezzi, anche pesanti. La situazione è molto peggiorata con l’ormai eterna chiusura dell’autostrada A9. Quando Tir e camion percorrono la via passando sopra alle buche e ai tombini disturbano non poco i residenti del quartiere.

«Questa strada urbana è diventata un’autostrada - commenta Piergiorgio Scilironi, residente in via Borgovico e professore al Giovio – Il fondo è sconnesso, la segnaletica orizzontale viene cancellata dalle ruote che passano, strisce pedonali comprese. Con l’A9 chiusa arrivano Tir che rovinano l’asfalto creando buche su buche che bisognerebbe riempire di continuo. Attenti anche al sottosuolo perché le tubature vecchie non sono mai state rifatte e rischiano di saltare».

Il Comune ha tentato due estati fa di mettere mano alle tubature, l’intervento giudicato «urgente» è però stato rinviato perché il traffico era andato in tilt.

Rumori e velocità

«Le buche ci sono - racconta Sergio Riccadonna, storico arrotino di via Borgovico – le auto saltano quando passano sopra le tombinature, più basse rispetto all’asfalto. Giorno e notte si sente rimbombare. Comunque la gente corre troppo, servirebbero dei dossi. Non si può andare a ottanta all’ora qui».

Via Borgovico è la quarta direttrice più battuta della città, dietro solo al viale Innocenzo, a via Napoleona e a viale Varese. Così risulta nella analisi del piano del traffico.

L’anno scorso una residente, a nome di un gruppo di abitanti, aveva presentato al consiglio comunale alcune richieste, tramite lettera, a cui però non è stato dato seguito. Come installare, per esempio, un semaforo a chiamata pedonale. Gli abitanti si lamentano dell’inquinamento acustico come dell’inquinamento provocato da motori e marmitte, dei marciapiedi stretti, inadatti ai passeggini e alle carrozzine. Sempre a proposito di manto stradale davanti a un cantiere privato ci sono delle strisce provvisorie ormai poco visibili.

La preside della Foscolo

«Che ci sia un problema legato alla chiusura dell’A9 è evidente – dice Grazia Miccolis, preside dell’istituto comprensivo Borgovico – basti notare gli ingressi in ritardo degli alunni e del personale. Il pavé e il marciapiede davanti alla Foscolo comunque è stato rifatto. E all’ingresso e all’uscita per la sicurezza dei bambini è sempre garantita la presenza dei vigili urbani».

© RIPRODUZIONE RISERVATA