Bus, aumenti e indennizzi per gli autisti. Rientra la protesta: adesso basta disagi

Trasporto pubblico Firmato dopo ore di confronto un accordo tra i sindacati e Asf. «Sottoporremo le proposte all’assemblea, progressivo ritorno al normale servizio»

Bus, più compensi e indennizzi agli autisti. Asf e sindacati firmano l’accordo. Dopo una seduta fiume, i rappresentanti dei lavoratori e i vertici dell’azienda di trasporto hanno trovato un punto di incontro. La speranza, a breve, è che il servizio ritorni alla normalità senza le tante corse cancellate negli ultimi giorni a causa della mancata copertura degli straordinari da parte degli autisti. Una forma silenziosa di protesta già messa in atto in passato le cui conseguenze sono però pesantemente ricadute su lavoratori e studenti.

Asf conferma che ieri sera «è stato sottoscritto un verbale di accordo che prevede un significativo aggiornamento e adeguamento del rapporto di lavoro nonché diversi incrementi retributivi». I sindacati si dicono soddisfatti e parlano di aumenti salariali compresi tra i 90 e i 100 euro lordi al mese, tra indennizzi, visite accessorie pagate e rinnovi delle patenti compresi nelle coperture. Un risultato che ha evitato il rischio di uno sciopero, ventilato nei giorni scorsi

«È un ottimo inizio» dicono all’unisono Roberto Ferrara, segretario della Filt trasporti della Cgil, Ferruccio Saibene della Fit Cisl ed Enrico Midili della Uilt. «Le relazioni industriali - sottolinea Ferrara - adesso viaggiano su un incoraggiante percorso. Ora sottoporremo subito le proposte ai lavoratori nelle assemblee. Dunque ci aspettiamo un progressivo ritorno al normale servizio». Senza più bus cancellati e in ritardo.

I problemi delle ultime settimane

Sì perché nel frattempo i cittadini continuano a segnalare disservizi, ritardi e corse cancellate. È così da fine febbraio, da quando gli autisti non hanno più dato la loro disponibilità a fare gli straordinari, così da coprire il fabbisogno di guidatori al volante sempre cronicamente sotto organico. La scorsa settimana sono saltate tra le 80 e le 100 corse al giorno. Poi i problemi sono stati in parte tamponati in particolare su Como e al deposito di Lazzago, mentre invece proseguono su linee come la C50 verso Cantù. Ecco a tal proposito alcune delle tante testimonianze arrivate alla redazione.

«Da qualche giorno, la linea che utilizzo da un paio di anni, ha subito ritardi e soppressioni di alcune corse – racconta Leila Volpi, una cittadina comasca – a inizio settimana al posto del bus doppio è passato il singolo, in piazza Cavour è capitato di aspettare inutilmente ore, corse come la C50 da e per Cantù sono in crisi».

«Asf continua a cancellare i bus, tutti i giorni – scrive su Facebook Antonio Gabellone - devo spesso correre per portare mia moglie al lavoro perché non passa il bus o in ritardo. La gente ha l’abbonamento e si perdono giorni di scuola e lavoro, chi ha gli stessi problemi dovrebbe fare appello agli enti pubblici e alle associazioni dei consumatori».

Corsi per nuovi autisti

Il problema di fondo a cui Asf, guidata da Massimo Bertazzoli, sta cercando di porre rimedio è la mancanza di autisti, sono figure professionali difficilmente reperibili.

I pochi rimasti sono chiamati a coprire tanti turni, con riconoscimenti economici giudicati insufficienti. Gli autisti in più lamentano problemi di sicurezza. Dunque Asf da alcuni mesi sta costruendo dei corsi interni per formare nuovi autisti e metterli subito sotto contratto. I primi 34 hanno già completato la loro formazione.

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