Bus scolastici, l’azienda assicura
«Se serve aggiungiamo 20 corse»

L’amministratrice di Asf, Astori: «I primi giorni servono come assestamento» I mezzi in servizio, per ora, non aumentano. «La turnazione ci agevola»

Asf non aumenta il numero dei bus in servizio nelle ore di punta. Ma promette: se da lunedì gli studenti dovessero rimanere a piedi, l’azienda è pronta a potenziare fino a venti corse. Il punto fermo è che a quattro giorni scarsi dalla prima campanella, di certezze ve ne sono poche per gli studenti.

Nelle ultime settimane molti presidi, alla luce della riduzione dei numeri di passeggeri a bordo dei bus (l’80% della capienza) e del sovraffollamento storico di alcune corse, avevano deciso che non era possibile partire con tutte le classi in presenza a scuola. Quindi c’è chi ha adottato la settimana alterna, chi ha spezzato in due le classi con metà in presenza e l’altra a distanza a rotazione, chi per ora apre l’istituto solo alle prime.

Così i vertici di Asf

«L’inizio della scuola è sempre un’incognita - ha commentato ieri Valentina Astori, amministratore delegato di Asf - I primi giorni servono sempre come assestamento. Quest’anno a maggior ragione dovremo verificare anche presidiando il territorio dove il servizio ha delle carenze. Così fosse siamo attrezzati per inserire qualche corsa in più, per potenziare le linee fino ad una certa soglia. I turni decisi dalle scuole e gli ingressi scaglionati potrebbero agevolare il nostro compito diminuendo le presenze negli orari di picco».

Sì, ma si spera che nelle prossime settimane tutte le scuole possano iniziare le lezioni in maniera ordinata, non a pezzi, a rotazione o via web. Cosa succederà ai bus? «Noi con le nostre risorse senza attendere decisioni dall’alto - dice ancora Astori - possiamo aggiungere fino a venti corse in più sul territorio. Possiamo riuscirci anche ricorrendo a soggetti terzi, dunque trasferendo risorse a dei privati. Oltre, anche per ragioni economiche, dovremmo meglio organizzarci. Cercheremo di capire nei primi giorni di lezione se e dove occorra irrobustire le linee. Immagino, guardando al passato, serva farlo per esempio dalla Val d’Intelvi, a Morbegno, dalla bassa e dall’olgiatese».

Dalla Valle Intelvi

L’arrivo di due nuove corse dall’intelvese a Como e per l’alto lago verso Morbegno è stato annunciato ieri alla presentazione dei nuovi bus, acquistati da Asf, dal presidente della Provincia Fiorenzo Bongiasca: «Sì, mettiamo subito due corse in più per gli studenti che arrivano a Como dalla Valle d’Intelvi e per quelli che dal lago vanno a Morbegno perché lì le scuole partono al 100%. Poi vediamo se ci sono problemi».

Sono settimane che le scuole chiedono più corse all’Agenzia del trasporto pubblico locale e l’Agenzia Tpl risponde che non ci sono soldi. Impossibile anche anticipare risorse in arrivo dalla Regione o da Roma. Al massimo, spiegava Tpl ai presidi, sarebbe stato possibile ritoccare una o due corse. Comunque anche le scuole di Como dopo i primi giorni con le aule mezze vuote vogliono verificare l’effettiva tenuta della rete dei trasporti. Per capire se da ottobre potranno finalmente tornare ad accogliere tutti gli studenti.

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