Bus, solita solfa: ritardi e cancellazioni. Ma sugli scioperi si apre uno spiraglio

Trasporti I sindacati dal prefetto: «Trattiamo con l’azienda per rivedere i turni degli autisti». Proteste dei genitori: «Paghiamo 260 euro di abbonamento, poi dobbiamo muoverci in auto»

Bus, ancora lamentele da parte dell’utenza, ma sul braccio di ferro tra autisti e azienda si apre uno spiraglio.

Anche ieri diverse famiglie hanno segnalato ritardi e fermate saltate, in particolare durante l’orario di ingresso delle scuole. La giornata per Asf era partita male, con un bus rimasto in panne in piazza Vittoria che ha impedito a lungo il passaggio delle auto sul resto della carreggiata creando non pochi problemi al traffico cittadino. Intoppo a parte i genitori con i figli alle superiori hanno segnalato alla redazione e sui social numerosi disagi. Per esempio, la linea urbana che serve la zona di Muggiò ieri mattina a pochi chilometri dalla partenza verso le otto e un quarto aveva già una ventina di minuti di ritardo. Oppure, dai paesi della cintura a ridosso della città alcuni studenti non sono riusciti a salire a bordo dei mezzi perché già pieni. E ancora, altri problemi anche verso il Bassone.

I costi dell’abbonamento

«Mia figlia va al Setificio e l’altro ieri due corse al mattino non sono passate, senza alcun preavviso – racconta una mamma, Monica Fusetti – L’autista del bus successivo ormai in ritardo ha riferito ai passeggeri che l’azienda ha problemi per la mancanza di personale. Certo che se avessi saputo che il servizio era questo ci avrei pensato meglio prima di fare l’abbonamento annuale. Pur con lo sconto giovani costa 260 euro. Non è poco, soprattutto se poi i ragazzi entrano in ritardo o se, peggio, devo prendere l’auto per dare un passaggio a chi è rimasto a piedi».

Asf confida che dopo un periodo di rodaggio, una volta che gli orari delle scuole diventeranno definitivi, il servizio migliorerà. In questo periodo però le criticità data la mole delle lamentele sembrano evidenti.

Intanto una notizia incoraggiante riguarda il braccio di ferro da tempo in corso tra l’azienda e gli autisti, che avevano avviato le procedure per arrivare allo sciopero. A loro dire i nuovi turni scolastici sono troppo lunghi, li costringono a restare al volante per troppe ore. Solo così però secondo i sindacati Asf riesce a coprire la cronica carenza di autisti. Ieri mattina a tal proposito si è tenuto un incontro in Prefettura.

Un “tavolo” istituzionale

«Si è aperto uno spiraglio – spiega Roberto Ferrara, segretario generale della Filt Cgil di Como – le procedure in previsione dello sciopero sono ancora in corso. Ma con l’azienda abbiamo dato avvio ad una trattativa lampo per contrattare insieme i turni, volendo arrivare a delle più rispettose condizioni per i lavoratori. Dunque speriamo di non mettere in campo forme di protesta e di garantire sempre il servizio di trasporto. Siamo vicini agli studenti e alle famiglie che troppo spesso vivono disservizi. Ci siamo accorti che negli ultimi giorni il modello proposto dall’azienda non è funzionale, ma non è colpa dei lavoratori che vorrebbero offrire corse più efficienti».

Secondo i sindacati serve un tavolo istituzionale, con Provincia e Comune in qualità di soci di maggioranza, per aiutare Asf ad assumere e formare nuovi autisti. Senza l’azienda fatica a rispondere alle esigenze.

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