Bus, troppi disagi. L’Agenzia del Trasporto attacca: «Così non va bene»

La polemica Il direttore: «È giunta ora che Asf dia piena funzionalità al servizio». Penale di 3 milioni di euro per i disservizi di un anno fa

Asf, tra ritardi e cancellazioni i collegamenti non sono ancora tornati alla normalità. E l’Agenzia dei trasporto bacchetta l’azienda: «Il servizio resta insoddisfacente». L’inizio dell’anno scolastico è stato complicato, decine di bus sono saltati a causa della carenza di autisti che l’azienda non riesce ad assumere. I pochi rimasti in forze ad Asf hanno chiesto di rivedere i turni, ritenuti troppo lunghi. Come forma di convincimento i lavoratori hanno dato una minore disponibilità a coprire i vuoti con lo strumento degli straordinari. Il risultato, raccontato dalle famiglie e dalle scuole, sono stati gli innumerevoli disservizi.

Disservizi che da una settimana sono per la verità un poco rientrati. Asf e sindacati stanno dialogando sui turni per fare rientrare l’agitazione. Diverse corse però continuano saltare. «Non siamo soddisfatti – spiega il direttore dell’Agenzia dei trasporti di Como, Lecco e Varese Daniele Colombo – ci sono stati dei miglioramenti negli ultimi giorni, sì, ma ancora non ci siamo. Ritardi e cancellazioni incidono sulla regolarità del servizio».

Al volante mancano tra i 50 e i 70 autisti. Asf ha aperto tutto l’anno un bando d’assunzione continuativo. Secondo i rappresentanti comaschi di Cgil, Cisl e Uil delle sigle che seguono i trasporti l’accordo con l’azienda è vicino. Nei vari depositi è stata trovata la quadra per tornare in sostanza ai vecchi turni, in maniera condivisa, dando maggiore disponibilità a coprire le carenze.

Il richiamo

«C’è un problema fisiologico, legato ad una professione non più attraente e pagata poco come non a caso rivendicano i sindacati – dice Colombo – C’è stato anche il blocco del turn over, non sono stati rimpiazzati i tanti dipendenti persi durante il periodo della pandemia, quando a lungo i bus sono rimasti fermi. Ci sono anche richieste relative all’orario di lavoro». Trovare i dipendenti però è compito dell’Asf, azienda che ha firmato un contratto pubblico e che quindi deve garantire al territorio un servizio fondamentale. «L’anno scorso abbiamo chiesto una penale all’azienda – spiega ancora il direttore – che è in chiusura tramite legali. Il problema degli autisti permane, è vero, ma si tratta adesso di trovare un punto di stabilità, da non oltrepassare. Per poi però ridare piena funzionalità al servizio».

La penale in questione, relativa ai disagi patiti dai viaggiatori nel 2022, era pari a circa 3 milioni di euro. Presentare di nuovo un conto simile per il 2023 significherebbe mettere in crisi Asf. Per dei problemi che soffrono anche le altre aziende concorrenti sugli altri territori, da Lecco a Varese. Anche gli altri ipotetici competitori registrano una carenza importante di autisti. La criticità quindi è difficile soluzione. Non a caso i sindacati come pure le famiglie hanno più volte chiesto un intervento della politica locale. Il Comune e la Provincia in qualità di soci sono i maggiori enti di Asf.

© RIPRODUZIONE RISERVATA