Calano gli stranieri, prima volta in 20 anni

Popolazione in città Dalla pandemia i cittadini non italiani residenti a Como sono diminuiti di oltre il 7%. Il docente: «Ormai la nostra è diventata una terra di emigrazione»

Stranieri in calo in città per la prima volta in vent’anni. È quanto emerge dall’analisi dei dati elaborati dall’Istat. Il numero dei residenti nel capoluogo con cittadinanza straniera dalla pandemia ad oggi ha perso più di sette punti percentuali, quando invece dall’inizio del millennio è sempre cresciuto. Proprio nel 2019 abbiamo toccato la cifra massima, 12.655 residenti stranieri in città (il 14% del totale degli abitanti). Nel nel lontano 2002 Como era assai meno multietnica con 2.876 stranieri, ovvero il 3% dei residenti complessivi.

I dati dell’Istat

Storicamente, per ragioni di fede e di lavoro, le donne filippine sono sempre state a Como le più radicate, questa comunità negli ultimi otto anni ha perso terreno, 229 residenti per la precisione, ma resta la più solida (1.102 cittadini). L’altra grande comunità straniera che si era strutturata in passato in città era quella turca, che però negli ultimi dieci anni è diminuita del 54%. È vero che prima la crisi economica e più di recente la pandemia hanno contribuito ha diminuire tutti i nuovi arrivi, il calo dei turchi sembra però molto più significativo rispetto al panorama complessivo (siamo passati da 1.147 residenti nel 2014 a 526 residenti).

Restano sul podio i rumeni (948 residenti), che solo nell’ultimo lustro hanno ridotto di qualche decina di unità le presenze a Como, e i cingalesi (773). Al quarto posto salgono quindi i salvadoregni (687), quindi gli ucraini (665) complice la guerra che ha spinto le partenze. Gli albanesi sono molto calati (588), salvo qualche fluttuazione invece i cinesi sono in aumento (482), anche i marocchini sono molto diminuiti (317) come i tunisini (394). I russi non sfondano, ma tendono ad irrobustire le fila (231), restano marginali gli americani (44)

Rispetto al generale evidente calo di residenti con cittadinanza straniera in corso dal 2019 nell’ultimo anno superato il Covid si assiste ad una lieve inversione di tendenza. Anche grazie a delle nazionalità non conteggiate nella statistica che prima avevano numeri risibili e che invece ora sono più popolose (456 nigeriani residenti, 430 pakistani, 160 inglesi). Tutti i dati qui riportati sono pubblicati dall’istituto di statistica Istat. Italiani compresi Como, che dagli anni duemila ha sempre visto una crescita dei residenti, negli ultimi sei anni ha subito una leggera contrazione, pari a 2.817 cittadini, ad eccezione di una piccola crescita tra il 2022 e il 2023.

L’analisi dell’esperto

«È da almeno 14 anni che l’immigrazione straniera qui è in declino - commenta Daniele Cologna, professore di mediazione all’Insubria – mancano i nuovi arrivi che restano e alimentano le comunità, le ondate dei profughi sono di passaggio. Tutte le comunità straniere sono in calo, salvo qualcuna per singoli motivi geopolitici, la guerra in Ucraina o le crisi in El Salvador e Skri Lanka. L’Italia del resto non è più un Paese attrattivo. La mobilità sociale è bloccata per noi, uno straniero non ha più ragione per venire qui. Piuttosto l’Italia, e il nostro territorio non fa eccezione, è diventata una terra di emigrazione. Ad emigrare sono soprattutto i giovani ad alta formazione».

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