
Cronaca / Como città
Sabato 03 Maggio 2025
Cantoni auspica un Papa «con il linguaggio di Francesco»
Chiesa Il vescovo di Como verso il Conclave: «Un’esperienza unica, anche se piuttosto complessa»
Como
«Un’esperienza unica e irripetibile, anche se piuttosto complessa». Descrive così i giorni che sta vivendo a Roma, «prima per i funerali di Papa Francesco e ora nel pre-conclave», il cardinale Oscar Cantoni.
Giovedì, approfittando della giornata di pausa concessa ai porporati, il vescovo ha indirizzato ai fedeli della Diocesi di Como una lettera per condividere alcune sensazioni in un momento cruciale per il futuro della Chiesa. «Vorrei confidarvi – così inizia lo scritto – quanto profondo e intenso sia il legame che avverto tra noi, cristiani della nostra Chiesa, compresi tanti uomini e donne di buona volontà, come pure con i membri della Chiesa diffusa su tutta la terra». Agli occhi di Cantoni, il tempo presente si manifesta come «una esperienza fortissima di comunione, perché da ogni parte della Chiesa sale incessante a Dio un’unica e compatta preghiera. “Donaci, Signore, un nuovo Pastore secondo il tuo cuore”», come ha scritto nella lettera.
Il messaggio
«Così ho avvertito la necessità di assicurare questa speciale vicinanza con tutti voi, membri della Chiesa di Como, che sicuramente pregate e vivete questo particolare momento con speciale intensità, visto che il vostro vescovo è chiamato, per un misterioso disegno divino, a vivere questa esperienza unica: cioè di essere interprete della volontà di Dio, così da giungere, insieme a tutto il Collegio cardinalizio, a individuare colui che il Signore Gesù ha già scelto e che deve essere solo riconosciuto».
Ancora una volta, dunque, Cantoni ha scelto di manifestare lo stupore – mai nascosto fin dal giorno della nomina cardinalizia – di fronte ai progetti di Dio. E, allo stesso tempo, tutta la sua gratitudine nei confronti di quanti lo stanno sostenendo con il ricordo. «Vi ringrazio delle vostre preghiere, dei messaggi brevi, ma particolarmente eloquenti, di quanti mi hanno inviato indirizzi di preghiera molto significativi. È infatti lo Spirito Santo che va invocato con forza, insieme a tanta fiducia, perché è Lui il grande protagonista». Ancora, «ci illumini gli occhi della nostra mente perché, attraverso il nuovo pontefice, la Chiesa sia di nuovo dotata di un pastore che annunci Cristo Signore come unico Salvatore e la guidi a essere testimone della sua misericordia nei confronti delle persone e dei popoli, promuovendo la pace e giustizia». Temi, questi, centrali nel pontificato di Papa Francesco. E, a ben vedere, centrali anche nel ministero episcopale a Como del vescovo Oscar: basti pensare al richiamo a diventare “Testimoni e annunciatori della Misericordia di Dio” che ha guidato il cammino sinodale della Chiesa lariana negli anni passati.
L’auspicio
Sul futuro della Chiesa, il vescovo Cantoni esprime un auspicio. Cioè, che il nuovo pontefice prosegua l’itinerario già tracciato, «attraverso quel linguaggio semplice e familiare di papa Francesco, che ha conquistato il cuore di tantissima gente, presentando una Chiesa povera, sobria e sorridente, a immagine di Colui che l’ha fondata», le parole del cardinale, che da mercoledì parteciperà – da elettore ed eleggibile – al concistoro che porterà all’individuazione del successore di Francesco.
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