Cronaca / Como città
Sabato 27 Dicembre 2025
Carducci al Conservatorio, Forgione all’Anac contro il Comune
Viale Cavallotti Dopo una lunga contesa, il sindaco ha consegnato l’edificio alla scuola di musica. La presidente: «Affidamento senza procedura pubblica». E segnala anche alla Corte dei Conti
Como
Il caso che vede contrapposti Comune e associazione Carducci sull’utilizzo del civico 5 del palazzo di viale Cavallotti ha avuto un nuovo sviluppo: le chiavi sono state consegnate al Conservatorio. Ma Maria Cristina Forgione, la presidente della storica associazione Carducci che ne occupa parte del civico 7 (e fino a qualche mese fa anche parte del civico 5), ha scritto all’Anac e alla Corte dei Conti per denunciare l’affidamento «illegittimo» dell’edificio perché avvenuto «senza alcuna procedura a evidenza pubblica».
E ha aperto così un nuovo fronte che si somma a quello della contesa legale tra amministrazione e associazione che si è svolta nel tribunale di Como e a quello del Tar, che ha accolto la richiesta dell’associazione di sospendere in via cautelare i provvedimenti di sgombero del Comune per il piano terra del civico 7 del palazzo, dove il Carducci occupava tre locali (che il Comune gli ha tolto) e la segreteria.
Le parole del sindaco
L’annuncio ufficiale della consegna al Conservatorio del vicino civico 5 è arrivato dal sindaco Alessandro Rapinese quando, martedì sera, in consiglio comunale ha discusso il bilancio preventivo del prossimo triennio e citato quanto fatto dalla sua amministrazione in questi tre anni e mezzo di governo. Un punto d’orgoglio è chiarissimo: «Nella valorizzazione del patrimonio abbiamo cercato di far sì che parte del patrimonio» stesso, «mi riferisco per esempio all’affaire Carducci, rientrasse nelle disponibilità (del Comune, ndr)» ha detto il sindaco in aula. Sottolineando come «Pochi giorni fa» è avvenuta la «consegna al Conservatorio di quella che era una struttura che cercava ormai da troppo tempo, più di vent’anni». Al Conservatorio, presieduto da Alberto Dubini, una nuova sede è necessaria visto che quella di via Cadorna non basta più a ospitare tutti gli studenti e che da una sede adeguata dipende l’utilizzo di fondi ministeriali del valore di 700mila euro.
«Ma è un eccesso di potere»
La consegna del piano terra del civico 7 però, secondo Forgione, è avvenuta con una modalità scorretta perché l’immobile sarebbe stato concesso in comodato al Conservatorio in modo diretto, cioè senza previo avviso e criteri di selezione. «Non è stato interpellato il legittimo possessore. La concessione è avvenuta a canone zero, con previsione quale unica contro prestazione dell’esecuzione di lavori di ristrutturazione dell’immobile. Lo avrebbe potuto fare anche la Carducci e qualsiasi altro ente» dichiara Forgione in un post sui suoi profili social.
Forgione insomma contesta la concessione del bene pubblico a titolo gratuito e in assenza di gara pubblica, escludendo cioè altri enti potenzialmente interessati a utilizzarlo («tra cui l’Associazione Carducci, storicamente insediata e operante nell’immobile» dice Forgione) che avrebbero potuto presentare progetti «eventualmente più vantaggiosi sotto il profilo economico, funzionale o culturale».
In sintesi, per Forgione il comune avrebbe violato i principi di «evidenza pubblica, eccesso di potere per difetto di istruttoria e di motivazione, nonché da possibile sviamento». E così la presidente annuncia di aver segnalato la vicenda all’Anac e alla Corte dei Conti.
«E nessun consigliere comunale lo ha denunciato» chiosa alla fine del suo intervento.
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