Caro energia, batosta per il Comune. L’assessore: «Tre milioni in un anno: stop immediato ai condizionatori»

Enti pubblici Per gli uffici 1,6 milioni di gas e 1,7 di corrente elettrica, aumento del 53%. Subito lo stop ai condizionatori, allo studio misure per risparmiare sul riscaldamento

Il Comune in bolletta si trova 3,3 milioni di euro in più: stop immediato ai condizionatori.

Nei conti di Palazzo Cernezzi una cifra ingente dev’essere accantonata entro settembre per far fronte ai maggiori costi dell’energia. La giunta si appresta a varare questa misura in un’imminente variazione.

Intervenire sul bilancio

«Gli uffici hanno quantificato un aumento annuo dell’energia pari a 3,3 milioni di euro – spiega Maurizio Ciabattoni, assessore con la delega alle Politiche energetiche – per il gas sono circa 1,6 milioni, mentre la previsione sulla corrente elettrica è di circa 1,7 milioni. I rincari hanno percentuali preoccupanti, parliamo del 53%. Ecco perché occorre intervenire anche in sede di bilancio. Sono cifre che come ovvio dobbiamo onorare, non possiamo sottrarci. Ma gli aumenti sono recenti come è recente l’insediamento dell’amministrazione. E quindi stiamo anche cercando di capire se c’è qualche margine d’intervento per generare risparmi».

Come ovvio tutto è dovuto alla crisi internazionale. Nel breve periodo non c’è molto da fare, secondo l’assessore bisogna guardare al futuro, per esempio installando nuovi impianti fotovoltaici. Un settore spesso bloccato. Detto che per fortuna le centrali termiche in dotazione al Comune non sono troppo obsolete. Gli impianti sono quasi tutti stati riqualificati di recente, così non fosse il caro bolletta sarebbe ancor più salato.

«Nell’immediato però è stato diramato il divieto di usare gli impianti di condizionamento – dice Ciabattoni – per chi ancora ne facesse uso. Da domani (ndr oggi) il divieto è tassativo. Controlleremo. In vista poi dell’accensione dei riscaldamenti dalla metà del prossimo mese di ottobre stiamo valutando altri accorgimenti concreti». Fermo restando le regole dettate a livello nazionale.

Edifici più efficienti

A molti edifici comunali comunque servirebbe un efficientamento energetico, per esempio i tanti plessi scolastici ormai vetusti. L’assessore Ciabattoni, che ha anche la delega ai lavori pubblici, sta effettuando anche in questi giorni le varie ricognizioni d’inizio mandato sullo stato dell’arte.

Preoccupano, ormai da anni per la verità, le condizioni di alcune scuole. La Virgilio, che da anni è una succursale della Parini, attende da tempo delle sistemazioni ed ha un numero ridotto di classi attive. Tra i quartieri le scuole più disastrate sono secondo l’amministrazione comunale quelle dell’istituto comprensivo Como Nord. Queste scuole peraltro hanno un problema di scarso utilizzo, ci sono pochi alunni rispetto ai metri quadrati a disposizione. Perciò giunta e tecnici valutano dei possibili accorpamenti, una razionalizzazione dei plessi. Secondo l’amministrazione è più difficile fare degli interventi di edilizia scolastica duraturi su tanti plessi, meglio concentrare le energie.

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