Casali, 27 anni e prima Stella Michelin
Ora a Como sono 8 i ristoranti premiati

La prestigiosa guida ha inserito il Kitchen dell’Hotel Sheraton tra i migliori locali - Il giovane chef: «Emozione fortissima, è un traguardo incredibile raggiunto in soli due anni»

Ha solo 27 anni, Andrea Casali, ma sulla sua giacca da chef può già cucirsi la Stella Michelin, il riconoscimento più ambito per la ristorazione, non solo in Italia, ma in tutto il mondo.

Così il Kitchen, ristorante all’interno dell’hotel Sheraton di Tavernola, di proprietà della famiglia De Santis, diventa l’ottava Stella Michelin della provincia di Como: gli altri sono il Cantuccio di Albavilla (con i piatti legati al territorio di Mauro Elli), il Mistral di Bellagio (con la cucina molecolare di Ettore Bocchia), L˜Aria del Mandarin Hotel di Blevio (con lo chef Vincenzo Guarino che però ha lasciato lo staff da un paio di settimane), Da Candida a Campione d’Italia (con lo stile francese di Bernard Fournier), Materia a Cernobbio (dove Davide Caranchini sperimenta con audacia), Berton al Lago al Sereno di Torno (con la collaborazione tra Raffaele Lenzi e Andrea Berton), e in centro città i Tigli in Theoria, con lo chef Franco Caffara che è stato proprio maestro e mentore di Casali.

Quella del Kitchen è la seconda stella in città, dopo i Tigli, e porta la provincia di Como a un livello impensabile fino a pochi anni fa. Basti pensare che Lecco è rimasta con una sola stella, l’inossidabile Pierino Penati di Viganò Brianza, Varese e Sondrio ne hanno tre, mentre Bergamo ha 9 ristoranti stellati, tra i quali Da Vittorio dei fratelli Cerea a Brusaporto, uno degli 11 “tristellati” in Italia.

L’annuncio ufficiale dei premi è stato dato ieri durante una cerimonia di premiazione che si è svolta, per ovvi motivi legati al Covid, in diretta streaming sul sito di Michelin Italia. «A me è stato detto tre giorni fa – ammette Andrea Casali, raggiante per il prestigioso traguardo raggiunto – È stata un’emozione fortissima. In parte l’avevo già vissuta 7 anni fa, quando lavoravo con Franco Caffara ai Tigli, ma questa volta è tutta mia e della mia squadra. Un traguardo raggiunto in soli due anni e mezzo. È fantastico».

Casali, madre siciliana e padre comasco, ha preso le redini del Kitchen nell’aprile del 2018. «Volevamo fare una cucina riconoscibile, italiana, con i nostri prodotti, ma anche guardando al mondo, attingendo alle varie esperienze. Abbiamo tanti clienti comaschi e della provincia di Milano, ma d’estate abbiamo di solito molti turisti stranieri. Certo, non quest’anno…».

Al giovane cuoco comasco, che si è formato al Cfp di Monte Olimpino, non manca un po’ di giusta ambizione. «Quando ho iniziato qui, due anni fa, uno dei miei obiettivi era quello di raggiungere riconoscimenti importanti. La Stella? Sì, ci pensavo, ci speravo. Ci abbiamo lavorato, anche se prima di tutto abbiamo lavorato per soddisfare i nostri clienti».

È servita molto anche l’esperienza con Franco Caffara ai Tigli a Lago, poi diventati Tigli in Theoria: «È stato il mio maestro per 7 anni, mi ha portato a conoscere le tecniche migliori per valorizzare le materie prime. Insegnamenti che io ho poi applicato nella mia cucina, personalizzandoli».

La dedica è soprattutto a chi ha creduto in lui: «Devo ringraziare la proprietà, il dottor Paolo De Santis e tutta la famiglia, che ci hanno supportato, che ci hanno creduto e che ci hanno stimolato. Anche adesso ci hanno dato la carica: siamo pronti a ripartire, appena ce ne verrà data la possibilità. E speriamo anche di sfruttare questa Stella, che ci dà più visibilità».

Il team di sala e cucina è formato da Lorenzo Lattuada, Fabio Russo, Pietro Marco Cherici, Alberto Mascheroni, Irene Pozzi e Silvia Premoli: «Io ho 27 anni, un altro ragazzo in sala ne ha 30, ma tutti gli altri ne hanno meno di 26. Siamo un grande team». E il cielo della ristorazione di Como è sempre più stellato.

Raffaele Foglia

© RIPRODUZIONE RISERVATA