Cattedre, mancano 1350 insegnanti e la metà sono docenti di sostegno

Scuola Un anno fa a sorpresa le nomine furono di domenica, in tempo per il primo giorno. Il via alle lezioni sarà il 5 settembre per le materne, il 12 per tutti gli altri gradi d’istruzione

A cinquanta giorni dall’inizio delle lezioni, la situazione delle cattedre vuote in provincia rischia di essere preoccupante.

I posti vacanti, fra sostegno e “comune”, sono quasi 1400, per la precisione 1346. Seppur inferiore di duecento unità a quella di dodici mesi fa, la cifra resta molto alta.

La situazione

Entrando nello specifico, dopo la conclusione delle operazioni di mobilità dei docenti, le cattedre disponibili in provincia sono 52 alle materne (17 comune e 35 sostegno), 454 alle elementari (140 comune e 314 sostegno), 489 alle medie (281 comune e 208 sostegno) e 324 alle superiori (235 comune e 89 sostegno). In totale, quindi, si tratta di 673 posti comune e 646 posti di sostegno.

Si riuscirà per l’inizio del prossimo anno scolastico ad avere tutti gli insegnanti al loro posto? Di solito, la risposta è negativa. Va detto che lo scorso anno, forse per la prima volta, la scuola è cominciata con quasi tutti i docenti in classe. Dopo le nomine dei supplenti, fatte a sorpresa di domenica dal provveditorato lariano, erano stati coperti oltre il 90% dei posti (ne erano state assegnate quasi 1500, cioè il 92,2%). Peraltro, il calo demografico e lo svuotamento delle classi, si parla di mille alunni in meno in dodici anni, hanno una ricaduta sull’organico degli istituti. Infatti, sono stati individuati i cosiddetti docenti perdenti posti in provincia. Cioè, gli insegnanti che “perdono” la propria cattedra nei casi di contrazione dell’organico, spesso dovuta alla diminuzione degli alunni, magari in un determinato indirizzo: ovviamente, il lavoratore non viene licenziato ma dovrà essere trasferito in un altro istituto (l’individuazione avviene in base alla graduatoria interna). Saranno tre alle materne, di cui uno di sostegno. Ben sette, invece, alle elementari. Alle medie, dovranno cambiare scuola due docenti, di cui uno di sostegno. Ma il numero maggiore, nove, sono alle superiori, di cui sei provenienti da istituti cittadini.

Per quanto riguarda l’inizio delle lezioni, la Regione ha fatto sapere che, prima di tutti, cominceranno le materne: per loro, la campanella suonerà lunedì 5 settembre. Invece, per tutti gli altri studenti comaschi e lombardi, la scuola comincerà il 12 settembre.

Infine, l’ultima campanella, suonerà l’8 giugno 2023 per tutti gli ordini e gradi d’istruzione e per i percorsi d’istruzione e formazione professionale. All’infanzia, invece, le lezioni termineranno il 30 giugno.

Il calendario

L’anno scolastico 2022-2023 si interromperà, come di consueto, per le vacanze natalizie, dal 23 dicembre al 6 gennaio 2023. Poi, ci sarà carnevale e Pasqua, dal 6 all’11 aprile. Le scuole saranno inoltre chiuse il 25 aprile, il 1 maggio e il 2 giugno. Come sempre, le istituzioni scolastiche e formative, nel rispetto del monte ore annuale previsto per le singole discipline e le attività obbligatorie, possono disporre opportuni adattamenti del calendario scolastico d’istituto, comunicandoli tempestivamente alle famiglie entro l’avvio delle lezioni.

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