Cronaca / Como città
Sabato 13 Dicembre 2025
Centro sportivo Belvedere bocciato dall’Anticorruzione. Rapinese: «L’Anac per me è la Bibbia». Nessi: «In consiglio avevamo evidenziato i problemi»
Il caso Dopo l’intervento dell’Anticorruzione, si infiamma in Comune lo scontro politico. Il sindaco: «Massimo rispetto del parere». Nessi (Svolta Civica): «Noi siamo stati profeti inascoltati: interrogazioni sempre ignorate»
Se i lavori di riqualificazione del Centro sportivo Belvedere al momento procedono (primo lotto in fase di ultimazione, campi da rugby ultimati), le eccezioni dell’Anac sulla procedura (un affidamento diretto non giustificato dai termini di legge) infiammano il dibattito politico.
Il sindaco Alessandro Rapinese non entra nel merito della questione - «è in atto da mesi un’interlocuzione tra Anac e il responsabile tecnico del procedimento (il dirigente comunale Luca Noseda, ndr) che evidentemente hanno pareri opposti sull’interpretazione della norma» - ed esclude in modo categorico la possibilità di impugnare il parere ricevuto. «Per me l’Anac è la Bibbia (il richiamo riporta alle parole del sindaco Mario Lucini quando l’Anac intervenne sul caso delle paratie, ndr) - continua Rapinese - ho raccomandato a tutti i nostri collaboratori di tenere in massima considerazione le indicazioni che abbiamo ricevuto e mi auguro che la questione possa chiarirsi quanto prima».
I rilievi fatti in consiglio
Chi ha sollevato più volte in consiglio comunale le presunte irregolarità procedurali al Belvedere è stato invece Vittorio Nessi, fin da novembre dell’anno scorso. Il consigliere di Svolta Civica infatti ha accolto la notizia dell’illegittimità decretata dall’autorità nazionale anti corruzione senza sorpresa: «Da tempo e in più occasioni in consiglio comunale e tramite interrogazioni come Svolta Civica abbiamo sottolineato l’irregolarità di una procedura affrettata e confusa. Purtroppo siamo stati profeti inascoltati».
Nessi aveva dato voce alle criticità mosse dalla società di consulenza Protos srl sul piano economico finanziario del progetto, sottolineando come mancassero elementi necessari a stabilire la convenienza per il Comune dell’operazione. Un difetto che non è sfuggito all’attenzione di Anac, nonostante il focus dell’analisi dell’Anticorruzione sia più legato all’affidamento stesso. «Il timore - prosegue Nessi - è che il metodo sia stato applicato anche ad altri interventi importanti, quali quelli dello stadio Sinigaglia e del centro natatorio (la piscina di viale Geno gestita dalla Como Nuoto, ndr). In tali situazioni, come al solito, il sindaco non ha mai voluto tenere in considerazioni le puntuali osservazioni di Svolta Civica».
Gli altri attacchi delle minoranze
Critici anche gli altri consiglieri di minoranza. Stefano Legnani e Patrizia Lissi per il Pd ricordano le tante richieste di chiarimento sul tema presentate in consiglio e ignorate. E aggiungono: «Solo pochi mesi fa il sindaco non solo dichiarava pomposamente di avere apposto l’ultima firma a chiusura della impegnativa procedura che avrebbe portato alla rinascita degli oltre 30.000 mq dell’area sportiva Belvedere di Camerlata, ma affermava: “Con questa firma la politica ha ultimato il suo compito”; evidentemente la politica, cioè Rapinese, ha svolto malissimo il compito». Elena Negretti per la Lega, insieme al coordinatore provinciale della Lega Giovani Cumasch, Paolo Muttoni, firma una nota in cui evidenzia il «fallimento amministrativo» e ricorda il conferimento dell’Abbondino d’Oro al Rugby Como stesso, occasione in cui per la prima volta era stato presentato il progetto per il nuovo centro del Belvedere, al Teatro Sociale, nell’aprile del 2024. «Ancora più grave è il silenzio di questo Sindaco nonché Assessore allo sport, sempre pronto a parlare di tutto ma improvvisamente muto quando si tratta di assumersi responsabilità reali» aggiungono Negretti e Muttoni.
E anche Stefano Molinari, coordinatore provinciale di FdI, attacca: «Governare non è fare opposizione.Quando si è all’opposizione, ogni dichiarazione può sembrare una soluzione. Quando si è al governo, invece, gli slogan non bastano e spesso si trasformano in boomerang che ricadono sulla città.Como non può più permettersi ritardi, sospensioni e stop su progetti di questa importanza. Basta improvvisazione».
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