Cfp Somaschi, 400 iscritti: boom del settore dell’auto

Formazione Avviato quest’anno anche un nuovo corso in meccatronica - E aumenta il numero delle ragazze: «Non è un lavoro solo per maschi»

Sono sei, su oltre quattrocento studenti, le ragazze iscritte al Cfp dei Padri Somaschi di Albate; poche se si considera il numero totale di alunni, molte ragionando sul fatto che, fino a qualche anno fa, era difficile immaginare una ragazza meccanico.

Quattro sono impegnate nel settore auto e due in quello delle macchine utensili: non sono le prime donne a essersi iscritte a questi corsi, tant’è che la scuola sta spingendo sempre di più per far capire che questo tipo di lavoro non è esclusivamente maschile. Il Cfp, da quest’anno, ha anche avviato un nuovo corso Ifts in meccatronica, pensato per chi possiede già una qualifica o un diploma, per formare tecnici per la manutenzione di impianti meccatronici e della carrozzeria di veicoli a motore ecosostenibili, intercettando una domanda che nel territorio comasco cresce di stagione in stagione.

«Il percorso di Istruzione e Formazione Tecnico Superiore è un anello strategico: è un ponte tra scuola, lavoro e alta specializzazione che offre una marcia in più a giovani che hanno già costruito un primo percorso formativo» evidenzia Silvia Gorla, coordinatrice didattica. A sottolinearlo è anche padre Lorenzo Marangon, direttore del Cfp e da quest’anno rettore del Gallio: «Ogni anno abbiamo sempre più richieste sia di ragazze e ragazzi per studiare al Cfp, sia di aziende che cercano giovani formati che possano lavorare in sicurezza e con capacità nelle loro realtà. Potenziare l’offerta formativa è una necessità per la richiesta territoriale e una responsabilità morale per trasformare tanti giovani in professionisti maturi che possano realizzarsi nel mondo del lavoro».

Nel dettaglio, è il comparto auto a segnare un’accelerazione evidente, tanto nell’autoriparazione quanto in carrozzeria. Fabrizio Giorgetta, responsabile del settore auto del Cfp, entra nel merito della sfida tecnologica: «Oggi abbiamo la necessità di dare continuità a tutta la filiera dei motori termici e di essere preparati per le nuove frontiere che si sono aperte con l’elettrico e la meccatronica industriale. Gli operatori che formiamo devono arrivare già con uno scenario che si apre a cinque anni di distanza e questa sfida la stiamo affrontando ora con partner qualificati come Lombardia Meccatronica e altri importanti nomi dell’automotive».

Accanto agli aggiornamenti di laboratorio e all’alleanza con le imprese, il Cfp rafforza il ponte scuola–lavoro fin dall’ingresso degli studenti. Matteo Ciastellardi, dello staff di direzione, mette l’accento su due snodi strategici: «Per tutti i settori il grande passaggio che si sta facendo ora riguarda sia l’orientamento, affidato a colleghi specializzati come l’ingegner Zizolfi, che aiuta chi esce dalle scuole secondarie di primo grado ad avere più certezze sui percorsi da intraprendere, sia il placement, che stiamo integrando nella stessa realtà della fondazione e che costruisce il percorso virtuoso per arrivare a un posizionamento professionale certo dopo il ciclo di tre, quattro anni o ulteriore Ifts».

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