Civiglio, i residenti alzano ancora la voce: «Dopo tante parole qui ancora problemi e tra poco inizia la scuola»

Dopo la frana Diversi i temi sottoposti all’attenzione dell’amministrazione nelle pec inviate. Dai disagi legati ai trasporti alla necessità di garantire l’apertura della strada dopo il maltempo

Como

Rispetto delle tempistiche di riapertura della strada, miglioramento del servizio di trasporto pubblico in vista della riapertura delle scuole, segnalazione di disservizi nella gestione degli autobus e, infine, chiarimenti sulle tempistiche dei lavori. Sono i contenuti della pec inviata lunedì da alcuni residenti del quartiere di Civiglio e che in queste ore altri residenti continuano a inviare agli uffici del Comune.

La vicenda

Sul finire dell’estate, l’attenzione torna su via dei Patrioti, che collega Civiglio al resto della città e che dal 15 maggio del 2024 è stata dapprima travolta da uno smottamento, quindi chiusa per oltre un anno e riaperta a senso unico alternato a inizio luglio di quest’anno.

Le ragioni di tempistiche di intervento così lunghe sono legate in parte allo scontro tra Palazzo Cernezzi e la proprietaria del terreno da cui la frana risulta essere partita, Marinella Noseda, a cui il Comune ha imposto di intervenire a proprie spese e a cui è successivamente subentrato per inadempienza (la signora Noseda, assistita dall’avvocato Aristide Campisani, ritiene di non essere responsabile del ripristino delle condizioni di sicurezza), con l’intenzione però di rivalersi in una fase successiva.

In parte però i lavori si sono prolungati nel tempo anche per le verifiche relative ai confini dei terreni privati coinvolti negli interventi sull’area franata che è oltretutto boschiva, fattore che ha complicato i procedimenti. In pratica, fino a luglio è stato impossibile percorrere la strada e per un anno i residenti - che nel frattempo si sono presentati nell’aula del consiglio comunale per chiedere risposte al sindaco Alessandro Rapinese e hanno raccontato la vicenda su Striscia la Notizia - hanno affrontato tempi di percorrenza del tratto casa lavoro o scuola molto più lunghi e disagi vari.

Le richieste dei residenti

Da quando il passaggio su via dei Patrioti è permesso anche se a senso unico alternato e solo in condizioni meteo favorevoli i residenti hanno però registrato alcune difficoltà di cui hanno reso conto nella pec inviata a Palazzo Cernezzi lunedì.

A partire dal trasporto pubblico, costituito da un minibus da 19 posti che raggiunge il capolinea di Civiglio una volta all’ora e un autobus di dimensioni normali una volta ogni mezzora, mentre di domenica e nei festivi tutte le corse sono gestite tramite minibus. «Non è così purtroppo e i disagi qui ci sono ancora - racconta Antonio Sartorello - Capita, per esempio, che la domenica non ci siano minbus ma bus normali che si fermano a Garzola. Abbiamo chiesto come il Comune pensa di organizzarsi in vista dell’inizio delle scuole, quando ci sarà bisogno di più corse, altrimenti avremo problemi».

Un altro tema affrontato nella pec è quello dell’allerta meteo: «Quando finisce, la strada deve riaprire subito, ma è capitato più volte di dover aspettare ore e in un caso invece che a mezzanotte è stata riaperta a mezzogiorno- spiega Sartorello - Abbiamo chiesto che la riapertura sia garantita e immediata alla fine dell’allerta». Sui lavori sorge un altro interrogativo: «Non ci è mai stato detto nulla sull’intervento di messa in sicurezza della parte a valle della strada, che è di competenza comunale. Si faranno lavori lì oppure no?»

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