Cocaina, cento clienti d’oro nel “giro”

L’inchiesta I loro nomi rintracciati nei telefoni della coppia di spacciatori di viale Lecco arrestati dalla polizia. Si tratta di imprenditori, professionisti, ristoratori, studenti, un’ottantina dei quali già segnalati come assuntori

Sarebbero almeno cento, secondo una ricostruzione effettuata dove aver ispezionato i telefoni sequestrati dalla squadra Mobile, i clienti (spesso molto noti) della coppia di viale Lecco colpita questa settimana da una ordinanza di custodia cautelare in carcere chiesta dal pubblico ministero Giuseppe Rose e firmata dal giudice delle indagini preliminari Carlo Cecchetti.

I telefoni cellulari di Stilian Zabzuni, albanese di 53 anni detto “Gentile”, quello che per l’accusa svolgeva il «ruolo direttivo» nelle attività di spaccio, e della moglie Monica Comi, 40 anni, cui spettava un ruolo più «esecutivo», sono nelle mani degli uomini della squadra Mobile che li stanno passando al setaccio nel tentativo di ricostruire il giro dell’attività della coppia.

Nei giorni scorsi si era parlato di una ventina di nominativi di professionisti di vario tipo, di imprenditori, di titolari di attività commerciali, di studenti universitari, di ristoratori, di dirigenti di aziende e di dipendenti con ruoli di rilievo in seno ad importanti attività commerciali, che facevano stabilmente uso di cocaina comprata nell’appartamento di viale Lecco. Persone che erano state sentite con quelle che vengono definite «sommarie informazioni testimoniali» per provare l’attività di spaccio che avveniva in pieno centro a Como.

A due passi dal Duomo

Soggetti che non hanno commesso reati, che però con il loro vizio permettevano all’attività della coppia – con i loro acquisti di cocaina – di proliferare. Il tutto a due passi dal Comune e dal Duomo. Si era poi venuto a sapere che dall’inizio dell’anno, per tutte le attività del territorio, la Prefettura aveva ricevuto ottanta segnalazioni di assuntori di sostanze stupefacenti, anche slegate all’inchiesta su marito e moglie di viale Lecco. Ora però si è appreso che il giro di clienti di Como della sola coppia finita in carcere era di almeno un centinaio di persone, dato che si evincerebbe dalle telefonate e a dagli ordini che marito e moglie ricevevano.

Una volta a settimana

Non tutti, come detto, sono stati sentiti dagli inquirenti. Il numero elevato permette però di farsi una idea sull’importanza del giro dello spaccio che avveniva in pratica davanti a tutti. Professionisti e personaggi noti della città che una volta alla settimana – questo è almeno quello che hanno dichiarato – raggiungevano viale Lecco per comprare «il mezzo oppure l’intero», come dice uno dei pizzicati, ovvero o mezzo grammo di coca al prezzo di 50 euro oppure un grammo intero a 100 euro.

Ma c’era anche chi ne comprava di più, fino a quattro o cinque grammi. Rimane ora da capire, ma questo potrebbe essere lavoro ulteriore per gli uomini della squadra Mobile, se questi acquisti “di peso” fossero solo per una scorta personale un po’ più ampia, oppure se per rivenderla (o regalarla) ad amici o conoscenti. Questa è tuttavia solo una ipotesi, al momento, che facciamo cercando di spiegarci il perché di quelle commissioni per quantitativi superiori rispetto alla semplice dose per la serata.

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