Cocaina, pistole e munizioni nell’auto. Due in cella: avevano 18 chili di droga

Ponte Chiasso Coppia di trafficanti brasiliani fermata al valico di Brogeda dai finanzieri. Trovate quattro Glock e una cinquantina di proiettili

Como

Viaggiavano con l’auto piena di cocaina, armi e munizioni. Ha del clamoroso l’arresto – effettuato ieri nella tarda mattinata – della Guarda di Finanza di Ponte Chiasso al valico di Como Brogeda e dai funzionari dell’Agenzia delle Dogane. Due cittadini di nazionalità brasiliana sono stati portati nel carcere del Bassone dopo che nell’auto su cui stavano viaggiando sono saltati fuori circa 18 chili di cocaina, oltre a quattro pistole e una cinquantina di proiettili.

Un sequestro clamoroso per le armi e per il valore dello stupefacente, che all’ingrosso avrebbe potuto fruttare una cifra di circa 800mila euro. Molti di più, ovviamente, sarebbero stati gli introiti dei pusher una volta confezionata e suddivisa la cocaina in dosi per la vendita al dettaglio. Sono pochissimi i particolari che filtrano sull’operazione delle fiamme gialle che è senza dubbio una delle più importanti degli ultimi mesi.

Da quanto è stato possibile ricostruire, il controllo e l’arresto risale alla tarda mattinata, verso le 11 di ieri. I due brasiliani stavano per passare il confine di Stato entrando in Italia in arrivo dalla Svizzera. Non è noto quale fosse la destinazione del viaggio, che inevitabilmente si è interrotto a Como. Portati prima negli uffici di Ponte Chiasso per essere identificati, sono poi stati condotti in carcere in attesa di essere – nelle prossime ore – interrogati dal giudice delle indagini preliminari per l’udienza di convalida dell’arresto.

Il caso è finito sul tavolo del pubblico ministero Michele Pecoraro. La cocaina era stata suddivisa in una ventina di panetti ricoperti a loro volta da una plastica blu, stupefacente che era stato poi collocato anche in un doppiofondo predisposto sulla vettura che si trovava sotto il lato del conducente. È stata l’abilità della squadra Cacciavitisti delle Fiamme gialle a scoprire il doppiofondo e a recuperare la droga.

Ma, come detto, a bordo non c’erano solo chili e chili di cocaina, ma anche armi.

Nelle mani della compagnia di Ponte Chiasso della Guardia di finanza sono infatti finite quattro pistole semiautomatiche Glock con caricatore, con in più anche una cinquantina di colpi. Particolare, questo, che ha reso ancora più inquietante l’operazione conclusa con il duplice arresto.

L’indagine dovrà ora cercare di appurare non solo la provenienza della sostanza stupefacente, ovvero da dove era partito quel viaggio, ma anche la destinazione finale e il mercato che doveva raggiungere quella montagna di stupefacente, polvere bianca che all’ingrosso sul mercato dello spaccio avrebbe potuto far fruttare circa 800 mila euro, il doppio una volta venduta al dettaglio.

Da capire anche il ruolo dei due uomini fermati, nell’ambito di una attività di cui ancora troppo poco si conosce. Maggiore chiarezza potrebbero farla nelle prossime ore direttamente gli arrestati, anche se appare più probabile che i portoghesi finiti al Bassone possano scegliere di avvalersi della facoltà di non rispondere. Quanto accaduto ieri mattina a Brogeda è comunque, come detto, uno dei sequestri di stupefacenti più importante degli ultimi mesi.

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