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Viabililtà Procedura più complicata del previsto per gli impianti sulle strade con più incidenti - Il sindaco: «Colpa di una folle normativa nazionale»
Como
Si allungano i tempi per l’installazione degli autovelox sulle strade cittadine a più alta incidentalità a cui la Prefettura aveva dato il via libera la scorsa estate.
Il sindaco Alessandro Rapinese, intervenendo nei giorni scorsi su Etv, ha infatti chiaramente detto che gli impianti verranno installati «non prima di un anno, un anno e mezzo». Il sindaco ha infatti spiegato che l’installazione e la gestione degli apparecchi rientrerà «nel partenariato pubblico-privato che riguarda la mobilità che gli uffici stanno valutando».
E ha aggiunto: «Noi abbiamo l’autorizzazione del prefetto che, dopo aver sentito la Polizia stradale, ci autorizza a installarli, poi il problema è una folle normativa nazionale che dice due cose diverse e opposte».
Inoltre Rapinese ha chiarito che il fatto che la gestione vada in capo a un privato non significa che ci sarà un uso più penalizzante dei dispositivi per gli automobilisti, dettato dall’intenzione di guadagnare il più possibile con le multe. «Il privato – sono state le parole del primo cittadino – ha la sua remunerazione corretta, c’è anche un decreto di Minniti che la limita poiché, altrimenti, il privato aumenterebbe le sanzioni per fare soldi. Qui parliamo di un sistema equo e visto in tutta Italia, fa parte di un partenariato e sarà attivo credo non prima di un anno, un anno e mezzo».
Si tratta, per la precisione, del progetto depositato nel maggio scorso dalle società Municipia spa e Project Automation. In particolare era stata presentata una «proposta di partenariato pubblico/privato denominato CoMo.bilità, da attuarsi attraverso lo strumento finanza di progetto».
Alla fine di giugno il comandante della Polizia locale di Como aveva sospeso i termini di valutazione poiché nella proposta era previsto «l’utilizzo di strumenti di misurazione puntuale della velocità con controllo in remoto delle violazioni».
Il progetto comprende, oltre agli autovelox per la misurazione della velocità, le rilevazioni di chi passa abusivamente sulle corsie preferenziali oltre a un nuovo sistema complessivo sull’accessibilità al centro storico (varchi, telecamere, eccetera).
Tornando al controllo della velocità i rilevatori sono previsti in Napoleona in direzione nord «in corsia opposta, con sbraccio, davanti alla Casa Cantoniera Anas posta al civico 52» mentre in direzione sud davanti all’Ozanam al civico 34. In viale Innocenzo le due telecamere saranno installate sullo stesso palo in corrispondenza del civico 65, ma guarderanno in direzioni opposte.
La Prefettura ha inoltre autorizzato i rilevatori in via Varesina: uno in direzione centro città tra i civici 173 e 177 (dove inizia il rettilineo prima di via Della Bastiglia) e l’altro in direzione Varese (subito dopo l’ex distributore, in prossimità dell’intersezione con via Villa Giovio. E ancora in via Canturina per rilevare entrambe le direzioni (verso Camerlata e verso Albate) nei pressi del semaforo pedonale davanti al cimitero di Camerlata.
Infine due in via Pasquale Paoli: in prossimità dell’intersezione con via Repubblica Romana per chi è diretto in centro città a quella con via Lissi in direzione Milano.
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