Como, caccia (in diretta social) al baby rapinatore

L’inseguimento Ha colpito con un pugno un ragazzino in piazza Roma per farsi consegnare 70 euro. Poi è fuggito per alcune ore mentre numerose pattuglie cercavano di bloccarlo: arrestato vicino al Setificio

Un pugno al volto di un ragazzino che, con il fratello più piccolo, camminava in pieno pomeriggio (sabato) in piazza Roma.

È iniziata così la rapina con protagonista un minore, classe 2006, che – dopo una azione congiunta di più forze dell’ordine cui era stata diramata la nota per le ricerche – è stato arrestato vicino al Setificio in via Castelnuovo, rendendo dunque vano l’estremo tentativo di nascondersi dietro a dei bidoni dell’immondizia. Il tutto, pare, per avere i soldi per comprarsi dello stupefacente, stando almeno a quanto riferito dal sospettato che si trova ora al Beccaria, carcere minorile del Milanese.

Scena, quella dell’arresto compiuto dagli agenti delle volanti della Questura, che è stata vista da molte persone, compreso l’inseguimento finale.

Ma andiamo con ordine partendo dall’inizio, ovvero da quanto avvenuto in piazza Roma. Due fratelli sono assieme, entrambi minorenni, il più grande di 15 anni. Il coetaneo si avvicina, li minaccia alludendo al possesso di un’arma e chiede con insistenza di dargli i soldi. Poi colpisce il più grande con un pugno rapinandolo di 70 euro.

Finita l’aggressione, il ragazzino scappa in direzione di piazza Cavour. Sono le 15.40 del pomeriggio di sabato. Sul posto arrivano le volanti che raccolgono la descrizione del sospettato, gli indumenti indossati (compreso un marsupio che verrà poi effettivamente ritrovato), l’altezza, i tratti somatici. Viene diramata la nota per le ricerche a tutte le forze di polizia, compresi i carabinieri e la polizia locale.

La svolta arriva un’ora dopo, intorno alle 16.30. Una pattuglia della polizia locale nota il sospettato camminare tranquillo lungo via Mentana. Il ragazzo li vede, capisce che è lui nel mirino e scappa di nuovo. In pochi attimi sull’area convergono un gran numero di volanti e di pattuglie, viste dai cittadini che in quel momento stanno riempiendo la città (era pur sempre sabato pomeriggio). Tutti intuiscono che qualcosa sta succedendo. Sui social iniziano ad essere pubblicati video e foto del concentramento di forze che arrivano a pattugliare la zona interessata.

Gli agenti controllano nei palazzi, nei cortili, dietro le auto in sosta tra la via dove c’era stato l’avvistamento, via Anzani, via Palestro e via Magenta. Alla fine la “caccia” viene premiata. Dietro a dei bidoni dell’immondizia di via Palestro salta fuori il minore ricercato che riprende a scappare. Gli agenti non lo mollano fin quanto, nelle vicinanze del Setificio, viene fermato e arrestato.

Portato in questura, viene identificato in un sedicenne di passaporto italiano, originario del Marocco.

I precedenti

Nome noto, avendo già altre indagini a suo carico per una precedente rapina con minaccia e pure per un furto. In piena notte tra sabato e domenica, ultimati gli atti, viene portato nel carcere minorile del Beccaria. L’accusa è ovviamente quella di rapina e di lesioni, oltre che di spaccio di sostanze stupefacenti. Addosso infatti gli agenti delle volanti gli hanno trovato cinque grammi e mezzo di hashish che il minore avrebbe detto di aver comprato proprio con i soldi ottenuti grazie alla rapina ai danni dei due suoi coetanei.

Nelle mani della polizia è rimasto anche il marsupio (poi posto sotto sequestro) che le vittime del colpo avevano descritto agli agenti nel momento in cui raccontavano le sembianze del loro aggressore.

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