Como, in centro storico con il pass disabili: «Ci sono abusi»

La segnalazione Porsche con targa del Ticino abbandonata in via Garibaldi sul “marciapiede”. Sospetti anche su una Range Rover in piena Ztl

In pochi minuti, ieri mattina, sono giunte tre segnalazioni di auto parcheggiate in centro in posti improbabili con esposto il contrassegno per disabili. Una Range Rover lasciata in centro storico e poi ripartita, che aveva a bordo persone all’apparenza senza alcun problema di deambulazione; poi una Porsche con targa ticinese lasciata all’incrocio tra via Garibaldi e via Giovan Battista Grassi, sopra la delimitazione del marciapiede seppur a livello strada, anche questa con il contrassegno disabili in vista sul parabrezza. Infine, sempre in via Garibaldi, una Audi parcheggiata lungo la via – non sul marciapiede – e con il contrassegno.

L’argomento, lo sappiamo, non solo è delicato ma anche complicato da un punto di vista legislativo. Il tema è quello che si è ben intuito, il parcheggio per disabili con il contrassegno e la sensazione – tutta da verificare, sia chiaro – che qualcuno (non disabile) ne approfitti, non per forza nei casi che ci hanno segnalato ieri i cittadini.

Partiamo con il dire che le agevolazioni come quella di cui stiamo parlando valgono solo se è il disabile ad utilizzare la vettura, come conducente oppure come trasportato da un’altra persone che gli sta accanto. Quindi, ed è bene ricordarlo, non è mai consentito utilizzare il contrassegno (e parcheggiare l’auto nei posti riservati) senza che il disabile sia quantomeno a bordo dell’auto. Il parente, insomma, non può andare in giro e mostrare il contrassegno se è da solo.

La Range Rover

Una delle segnalazioni che ci è giunta ieri mattina, riguardante la Range Rover bellamente abbandonata in centro, parlava appunto di persone all’apparenza senza disabilità. Questo da solo non basta perché non sempre una limitazione fisica deve essere per forza visibile ad occhio nudo.

Tra l’altro, al contrassegno disabili hanno diritto in generale tutte le persone affette da patologie che precludono la mobilità in autonomia, come ad esempio chi ha problematiche oncologiche o di diabete. C’è poi un secondo aspetto: le auto con contrassegno per disabili possono anche essere parcheggiate nelle Ztl, lungo le vie in cui è autorizzato anche l’accesso a veicoli adibiti a servizi di trasporto e pubblica utilità. Quindi, in linea di massima, le auto con contrassegno possono accedere ed essere parcheggiate nei centri storici.

La Porsche ticinese

Fatto però questo lungo intermezzo, e tornando alle segnalazioni giunte ieri in redazione, per tutti (ovviamente, viene da aggiungere) valgono le regole generali, ovvero quelle che impediscono di lasciare l’auto (anche con il contrassegno disabili, anche con il disabile a bordo) senza lasciare spazio ai pedoni, oppure in prossimità di intersezioni, di incroci, di passaggi pedonali, di marciapiedi. Insomma, la Porsche che ieri era in via Garibaldi era in un punto dove non poteva stare e pure la Range Rover poi allontanatasi, mentre era tutta da valutare la terza segnalazione, quella dell’Audi.

La sensazione insomma – ed è questo il succo del discorso - è che qualcuno (non per forza quelli delle foto di ieri) approfitti del contrassegno per disabili per lasciare l’auto dove non dovrebbe lasciarla. E questo, purtroppo, con il solo risultato di gettare fango su persone già provata dalla vita, che avrebbero tutto il diritto di godere – senza ombre – di permessi che sono concessi dalla legge e che nessuno si sogna di mettere in discussione.

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