Como, ci risiamo
I cimiteri dimenticati

Due anni fa denunciavamo degrado e incuria, adesso molti problemi si ripresentano tali e quali. Dal Monumentale a Camerlata, fino a Monte Olimpino: transenne, erbacce sui viali, cumuli di rifiuti abbandonati

Passano gli anni, ma i problemi restano: nei cimiteri cittadini regna l’incuria.

Si tratta di interventi semplici da attuare, soprattutto se paragonati a questioni come le paratie o la Ticosa, eppure il Comune (l’assessore alla partita è Francesco Pettignano) non se ne fa carico. E così finiscono per rappresentare forse l’esempio più calzante di come, in questa città, nulla cambi. Due anni fa la situazione nei cimiteri fu oggetto di una campagna del nostro giornale, e l’Amministrazione fu in qualche modo “costretta” a darsi da fare. Ora ci risiamo.

Basta prendere il Monumentale: sono ancora irrisolti i problemi denunciati nel 2018 e poi di nuovo nel gennaio scorso. Da fine ottobre 2018 due parti del campo B sono interdette alla cittadinanza. Transennate allora con il consueto nastro rosso, le aree erano state circoscritte per motivi precauzionali dal Comune. Il problema riguarda il soffitto: la segnalazione era giunta proprio all’inizio di novembre e l’ufficio tecnico di Palazzo Cernezzi, vista la prevedibile affluenza di comaschi, aveva deciso per sicurezza di serrare la zona. A distanza di quasi due anni, la situazione non è cambiata: sussistono le stesse limitazioni.

Nulla cambia

Anche nell’ala A non mancano le difficoltà: ieri abbiamo trovato i pali, le impalcature e le recinzioni tipiche dei lavori in corso, lì da molto tempo.

Nel corridoio sotterraneo lungo otto metri e collocato nell’ala sinistra, rimangono da oltre due anni i loculi vuoti malmessi con i bordi scheggiati e, attorno, calcinacci e detriti.

Perlomeno, va detto, la situazione del terreno è migliorata. Sono state tolte le erbacce e le sterpaglie. Inoltre, la parte confinante con l’ex centro migranti di via Regina è stata sistemata: non ci sono più verde incolto e spazzatura.

Scarsa manutenzione

Ma i problemi non riguardano solo il cimitero Monumentale. A Camerlata, per esempio, c’è ancora l’ammasso di “rifiuti” formati da resti di bare, tombe, lapidi e pezzi di cemento accatastati ai margini del camposanto. La situazione anche in questo caso non è nuova ed era già stata denunciata a maggio di due anni fa. A distanza di così tanto tempo, e dopo una mozione del gruppo approvata in consiglio a inizio giugno di quell’anno, la situazione è ancora identica e il materiale non è stato portato via: sono state solo collocate delle reti verdi a delimitare l’area e a coprirne la vista.

Cambiando zona e arrivando a Monte Olimpino, in via Maderno, si notano un po’ ovunque ciuffi d’erba lungo i vialetti. Non solo, nella parte alta, il cemento armato sta cominciando a sgretolarsi e, addirittura, due tombe sono sprofondate.

Anche a Rebbio servirebbe tenere più curato il viale, poiché non mancano le erbacce fra i sassolini. Peraltro la ghiaia in alcune zone è assente del tutto.

Il Comune, dopo esser stato contattato da La Provincia, ha diffuso in serata un comunicato stampa per far sapere che, curiosa circostanza, le manutenzioni sono ferme «da una decina di giorni a causa di alcuni guasti alle attrezzature». E che, guarda caso, si ripartirà proprio da oggi e proprio «dai cimiteri di Breccia e Rebbio», oggetto già ieri di un articolo del nostro giornale.

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