Gli punta il coltello per rapinarlo: «Così l’ho convinto a rinunciare»

Il fatto Il racconto di Mehmet Turker, parrucchiere, ricostruisce i fatti avvenuti in via Milano lo scorso venerdì, quando un malvivente è entrato nel suo negozio chiedendogli soldi e minacciandolo con un coltello

«È stato uno choc. Stavo lavorando e avevo un cliente seduto sulla sedia, quando mi sono trovato il coltello puntato addosso».

Mehmet Turker è il titolare del negozio di via Milano alta “Turkish Barber”. Era lui presente in negozio (in compagnia di un collaboratore e, appunto, di un cliente) quando un uomo ha fatto irruzione nell’attività commerciale armato sia di un coltello sia di un coccio di bottiglia pretendendo che gli venisse consegnato l’incasso.

Il fatto è avvenuto intorno alle 18.30 della giornata di venerdì. A raccontare a La Provincia l’accaduto è proprio il titolare, ovvero colui che mentre tagliava i capelli ad un cliente si è trovato faccia a faccia con il malvivente (che pare già conoscesse di vista) nel piccolo spazio del negozio.

«Ho cercato di non reagire e di tenere la calma, anche perché non ero da solo e non volevo che qualcuno si facesse male – racconta – Ma ho cercato anche di tranquillizzare l’uomo che aveva il coltello. Gli ho detto che non avevo i soldi, di stare calmo, poi piano piano sono riuscito a farlo indietreggiare e uscire dal negozio. A questo punto ho chiuso subito la porta e ho chiamato la polizia».

In via Milano Alta, nella serata di venerdì, sono così arrivate le volanti della polizia e gli agenti si sono messi alla ricerca del malvivente che nel corso della fuga – raccontano i presenti – si era poi liberato sia del coltello sia del coccio di bottiglia. Armi che non sarebbero state ritrovate.

Gli agenti sono poi riusciti a risalire all’identità del sospettato che è risultato essere un italiano già ben noto alle forze di polizia e, tra l’altro, residente poco distante dal punto del tentato colpo dal parrucchiere. Si tratta di un quarantunenne la cui posizione è stata segnalata al pubblico ministero di turno in Procura a Como, la dottoressa Antonia Pavan. L’uomo è stato indagato a piede libero per minacce aggravate dall’uso dell’arma.

«Nessuno si è fatto male ed è questo che conta – conclude il titolare del “Turkish Barber” di via Milano Alta - Ma quando ho visto quell’uomo con il coltello e il coccio di bottiglia in mano è stato uno choc».

Le indagini delle volanti della Questura di Como hanno poi permesso di ricostruire i fatti. L’uomo era già entrato nel negozio prima del colpo, chiedendo dei soldi che non gli erano stati dati. Per questo motivo sarebbe uscito per poi tornare indietro poco dopo armato di coltello e di un coccio di bottiglia con cui ha cercato (senza successo) di derubare i presenti.

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