Como, la città che invecchia. Secondo le previsioni tra 20 anni i tumori saranno cresciuti del 40%

Popolazione Gli effetti delle dinamiche demografiche. La mortalità non cresce grazie alle cure migliori. Si porrà il problema dell’impatto sul sistema sanitario

Superata la pandemia nel Comasco aumentano le diagnosi di tumore, alla mammella come al colon. Ma in realtà grazie alle cure cresce anche il tasso di sopravvivenza.

Nell’ultimo report annuale appena pubblicato dall’Ats Insubria, l’agenzia per la tutela della salute sottolinea come «l’invecchiamento della popolazione influisce anche sull’incidenza dei tumori» con un conseguente aumento «del carico assistenziale». La prevalenza dei soggetti affetti da una neoplasia tra il 2019 e il 2021 nel nostro territorio è cresciuto.

Crollo in pandemia

Almeno per il tumore alla mammella, in termini percentuali di quasi due punti, dopo il crollo di diagnosi effettuate durante i momenti più difficili della pandemia. Secondo tra le malattie tumorali il cancro al colon retto, quindi il tumore ai polmoni, con invece una leggera contrazione dei casi. Il tumore alla prostata segue per frequenza, mentre i melanomi, pur rari, sono purtroppo in forte espansione. Meno le neoplasie ai reni e al fegato. Il tumore al pancreas (nel Comasco sei volte meno diffuso rispetto a quello alla mammella e quattro volte rispetto ai tumori del colon) resta il più pericoloso.

Il problema è che le stime per i prossimi vent’anni prefigurano un aumento dell’incidenza dei tumori legata proprio all’invecchiamento della popolazione, con una crescita vicina al 40% tra gli over 65.

«Sì, ma sta anche aumentando il tasso di sopravvivenza – dice Monica Giordano, primario dell’Oncologia dell’Asst Lariana – dello 0,8% all’anno per il tumore alla mammella. La sopravvivenza per le donne a dieci anni dalla diagnosi interessa il 90% dei casi. È chiaro che le diagnosi sono destinate ad aumentare, perché la nostra popolazione ha un’età media sempre più elevata. Ciò nonostante in reparto trattiamo con successo anche over 80 se non over 85 in buone condizioni cliniche. Detto che i dati del registro dei tumori per il 2020 e il 2021 sono, come immaginabile, viziati dalla pandemia. Comunque sia l’impatto delle cure sulla sopravvivenza è importante, c’è un calo della mortalità».

Le guarigioni

Secondo le stime dell’Associazione italiana di oncologia medica circa il 6% della popolazione vive con un tumore diagnosticato. Le probabilità di guarigione vedono in vantaggio le donne, ma la mortalità si sta riducendo più velocemente tra gli uomini, forse per stili di vita migliori. Nel Comasco dunque tra non molto i cittadini, sempre più anziani, dovranno farsi carico di malattie sì trattabili, ma sempre più frequenti. Reggerà il sistema sanitario?

«Io sono convinta di sì – dice Giordano – per il tumore alla mammella in particolare la Regione ha promosso delle nuove linee guida per favore l’uniformità delle cure nei pazienti a rischio. Il trattamento è sempre più una generale presa in carico, multidisciplinare. Certo l’impatto sanitario del progressivo invecchiamento è forte, ma abbiamo strumenti, strutture e conoscenze».

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