
(Foto di archivio)
Salute Accordo tra Asst Lariana e lecchese per gestire insieme oltre un milione di pazienti
Como
L’Asst Lariana si apparenta con l’Asst di Lecco, l’obiettivo è gestire meglio sul territorio più di un milione di pazienti. Dopo tanta vicinanza con la sanità di Varese, non senza qualche problema di sudditanza, gli ospedali pubblici comaschi hanno siglato una convenzione con i colleghi di Lecco. Il testo dell’accordo è firmato dai due direttori generali, Maria Luca Stucchi, lecchese ma a capo del Sant’Anna di Como e Marco Trivelli, comasco ma alla guida del Manzoni di Lecco. In nome di un «interesse comune» le due Asst si propongono di collaborare e «uniformare i sistemi di controllo e monitoraggio delle attività», non tanto in ospedale, ma in particolare sul territorio.
Si citano costi, programmazioni, personale, carichi di lavoro, le Asst vogliono per esempio «identificare i possibili pazienti cronici prevedendo i servizi da erogare» e ancora «mappare i caregiver» e potenziare «le attività domiciliari». I pazienti cronici e fragili sono uno dei target che la sanità locale vorrebbe unendo le forze gestire meglio, nella medicina di base e nell’assistenza a casa c’è un vuoto da colmare. Como e Lecco dunque intendono «uniformare» tele medicina e tele riabilitazione, «dimensionare» operatori e sanitari, «standardizzare» quanto fatto dagli infermieri di famiglia e di comunità.
La durata dell’accordo, rinnovabile, è fissata a metà 2027, saranno i due direttore socio sanitari i principali referenti, per la Lariana Maurizio Morlotti e per Lecco Gianluca Peschi. I due direttori spiegano che il progetto nasce dalla necessità di valutare quanto la sanità fa sul territorio.
Case di comunità, infermieri di famiglia, centri operativi, insieme Como e Lecco vogliono fotografare la situazione per migliorare prestazioni e assistenza, l’analisi in termini numerici ha più senso su un bacino d’utenza esteso. Si tratta, dicono, di uno dei primi progetti condivisi a livello lombardo che non si focalizza solo sui reparti d’ospedale, su chirurgia o ambulatori, ma che guarda appunto al territorio.
Con l’arrivo delle due nuove direzioni gli ospedali comaschi e lecchesi avevano già iniziato l’anno scorso a collaborare su singoli servizi, per esempio la cardiochirurgia e la chirurgia maxillo facciale. Negli ultimi anni il principale riferimento della sanità comasca, anche in termini di vicinanza, è stata l’Asst Sette Laghi, da Varese sono arrivati molti specialisti e primari, non senza qualche polemica. Con i varesini condividiamo anche la medesima Ats, l’Ats Insubria raccoglie infatti la nostra provincia, il Varesotto e la valle Olona. Mentre invece l’Asst di Lecco confluisce sotto l’Ats Brianza che comprende anche Monza.
Ciò nonostante ora si registra questo parziale cambio di strategia. Al termine del progetto, si legge nel documento, bisognerà stendere «una reazione valutativa per poter così giudicare i risultati raggiunti». Sempre a proposito di accordi sul territorio cittadino l’Asst Lariana già all’inizio dell’anno scorso ha voluto stringere un protocollo d’intesa anche con il Valduce, un ospedale privato accreditato non profit con cui il dialogo in passato era invece meno stretto.
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