
Cronaca / Como città
Domenica 15 Giugno 2025
Una segnalazione al Comune? «Serve lo Spid, che assurdità»
Amministrazione Il sistema segnala.como ha un elemento di complessità - Un lettore: «Non si può accedere in altro modo». In altri capoluoghi non è così
Como
Segnalazioni al Comune sui problemi quotidiani della città e dei suoi residenti sono possibili a una sola condizione: registrarsi tramite Spid.
E questa condizione ha suscitato malumore in alcuni cittadini come Raimondo Fardella che chiede vengano previsti altri metodi di accesso al servizio lanciato a inizio 2023 tramite la pagina segnala.comune.como.it. Nonostante infatti tra marzo e aprile Palazzo Cernezzi abbia registrato un totale di 900 segnalazioni al cosiddetto “super Urp”, numeri simili a quanto rilevato su gennaio e febbraio 2025, non mancano i cittadini che trovano il procedimento troppo complesso. «Entro con Cie (carta di identità elettronica, ndr) nella pubblica amministrazione ma il Comune di Como ha previsto che le segnalazioni dei suoi cittadini possano avvenire solo accedendo tramite SPID, ci vorrebbero invece anche altri metodi di accesso, mail, posta, telefono...».
Le altre soluzioni
Metodi che, in effetti, vengono adottati in altre amministrazioni. Prendendo come campione di analisi i capoluoghi lombardi, in effetti, si nota che solo i Comuni di Pavia, di Lodi e di Cremona applicano una procedura di accesso tramite Spid al servizio di segnalazione, proprio come accade a Como.
Diversa invece la situazione negli altri capoluoghi lombardi. Si parte dall’esempio di Milano, dove è possibile segnalare all’amministrazione le problematiche notate dai residenti tramite diversi strumenti. Quello principale è l’app PULIamo che permette di rendere conto, in tempo reale, di anomali come i rifiuti abbandonati o altri problemi di manutenzione. Se invece si tratta di altri problemi - come l’inquinamento acustico - esistono sul sito del Comune specifici moduli da compilare.
Il modulo da compilare online è in realtà lo strumento più frequentemente scelto dalle amministrazioni locali per permettere ai cittadini di comunicare con loro. A Lecco, per esempio, è attiva la piattaforma Urbanclick che richiede di compilare un modulo con alcuni dati (tra cui il nome e cognome di chi segnala, l’indirizzo di residenza, mail, telefono, tipologia di problema) e poi offre la possibilità di individuare sulla mappa il punto in cui il problema è stato rilevato, di allegare una descrizione e delle immagini. Il tutto senza necessità di accedere tramite Spid. Stessa situazione anche a Monza, Brescia, Bergamo, Mantova, Varese e Sondrio.
Garantire l’autenticità
I campi da compilare sui vari moduli sono più o meno sempre gli stessi, con qualche variante nel categorizzare le diverse segnalazioni. Anche Bergamo permette di localizzare il problema sulla mappa, opzione che sul sito del Comune di Brescia e su quello del Comune di Monza non compare. Perché resta quindi chi sceglie di far autenticare i cittadini tramite Spid? La ragione, con ogni probabilità, è legata alla volontà dell’amministrazione di assicurarsi che le segnalazioni provengano da persone reali, che siano autentiche insomma e non costituiscano al contrario una perdita di tempo per gli uffici.
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