Como, non pagano la tassa
Il Comune: «Via tutti i tavolini»

Solo nel 2018 debito, sanzioni comprese, di 100mila euro. Il Comune ha revocato la concessione degli spazi

Dieci giorni di tempo per togliere tutti i tavolini, le sedie e le piante da sei locali cittadini, in pieno centro e sul lungolago. Tutti in posizioni di assoluto pregio e frequentatissimi durante la stagione turistica.

Il Comune di Como ha inviato a Mario Piva, titolare del gruppo Fanny, la revoca della concessione degli spazi pubblici di cui dispongono tutti i suoi ristoranti a causa del mancato pagamento della tassa per l’occupazione del suolo pubblico. Il debito, comprensivo anche delle sanzioni, per il 2018 ammonta infatti a circa 100mila euro e quello relativo al 2019 dovrebbe aggirarsi su una cifra analoga.

L’ultimatum

L’amministrazione aveva avvertito nei mesi scorsi le attività che avevano debiti con la società Ica, a cui il Comune affida la riscossione della tassa, che avrebbe applicato quanto prevede espressamente il regolamento in caso di mancati pagamenti delle somme dovute. E, per chi non è in regola con i soldi versati a Palazzo Cernezzi, la misura è quella della revoca. Quindi addio ai tavolini e agli spazi esterni di proprietà comunale. Non paghi? Allora non hai diritto ad utilizzare aree pubbliche.

In particolare si tratta dell’articolo 12 del Regolamento per l’occupazione degli spazi pubblici, approvato dal consiglio comunale il 19 luglio scorso.

Nel dettaglio la concessione viene revocata, previa diffida, «per due irregolarità nel pagamento del canone, o di rate di esso, nel corso della durata contrattuale, cui abbia fatto seguito avviso di accertamento». E non finisce qui perché, come prevede il terzo comma dell’articolo 12, «chi è incorso nella revoca della concessione non può ottenerne una nuova per la medesima area nel 48 mesi successivi alla notifica del provvedimento».

Questo significa che per il Cucchi di piazza Perretta, il Vecchio Borgo di piazza Matteotti e i locali sul lungolario Trieste (La Darsena al civico 54, L’Antica riva al 50 e in via Dionigi da Parravicino , oltre al civico 24 Al Lungolago) non ci potranno più essere i tavolini esterni. Impossibile ieri parlare al telefono con Mario Piva che, nei mesi scorsi aveva dichiarato di aver chiesto «una rateizzazione». Al Comune, però, di pagamenti non ne sono arrivati e così è scattata la linea dura.

Obbligo di sgombero

Sarà ora il proprietario dei locali, entro dieci giorni, a dover sgombrare tutti gli arredi esterni. Qualora non dovesse adempiere sarà il Comune a intervenire d’ufficio per liberare gli spazi e addebitando al privato i costi per la rimozione del materiale. n 
G. Ron.

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