Como osservata dai satelliti. Test sui micro movimenti di chiese e palazzi

Il progetto Sarà presentato domani un piano di monitoraggio della subsidenza basato sui dati dello spazio

Uno sguardo ai monumenti dal satellite che consente, attraverso una tecnologia sofisticata, di captare movimenti strutturali e “spostamenti” in modo da preservare edifici storici e non. È questo il cuore del progetto “HEritage MOnitoring in Como” (Hemoc) che partirà proprio dal capoluogo lariano per creare, come spiegano i promotori, «un innovativo modello di monitoraggio strutturale basato su tecnologie satellitari e tecniche avanzate di fruizione dei risultati (ad esempio digital twin, realtà virtuale/aumentata) applicabile ad aree ed edifici dall’alto valore artistico e architettonico». Come detto sarà proprio il centro di Como «la prima area ad avere grazie al monitoraggio satellitare una sua completa trasposizione digitale e tridimensionale, anche grazie alla realtà aumentata».

I dettagli del progetto, che vede come capofila Gred, società spin off del Politecnico di Milano (opera nell’analisi dei dati satellitari) e la software house DkR, entrambe con sede a ComoNext a Lomazzo e appartiere allo Spoke 3 (industria del turistimo e cultura del programma Nord ovest digitale e sostenibile), saranno presentati domani pomeriggio alle 17.15 (l’incontro non è però aperto al pubblico) al Gallio. Un’iniziativa finanziata con i fondi Pnrr. Ma come funziona? Il piano di intervento utilizza tecnologie all’avanguardia, tra cui il sistema di posizionamento globale satellitare, l’interferometria satellitare, droni, rilievi topografici tradizionali, l’Internet of Things e la realtà virtuale, per monitorare in modo continuo e automatico i movimenti strutturali di edifici storici e monumenti nel centro storico.

«Questo sistema innovativo - chiariscono i promotori - si concentra in particolare sul monitoraggio della subsidenza, un fenomeno che può avere impatti significativi su edifici e monumenti storici e che rappresenta un annoso problema per la città di Como».

Dal Duomo al Broletto

Il punto di partenza sarà il centro storico, che storicamente è interessato proprio dalla subsidenza, che interessa monumenti storici che vanno dalla Cattedrale alla chiesa di San Giacomo, dal Broletto al Monumento i Caduti, oltre al Collegio Gallio stesso.

Le informazioni saranno poi accessibili agli esperti di settore, ma anche al pubblico generale con lo scopo di renderlo più consapevole dell’importanza della tutela di centri storici e monumenti. Alla serata di presentazione saranno presenti Fernando Sansò, professore emerito del Politecnico di Milano e presidente di Gred, Stefano Della Torre, ordinario di restauro al Politecnico di Milano, Stefano Barindelli, responsabile del progetto, Marco Scaioni professore ordinario di Geomatica al Politecnico di Milano e Luca Ferrario, amministratore delegato di DkR srl.

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