Como: Parolario e Fiera del libro
si riunificano dopo anni

Le due storiche manifestazioni tornano assieme come all’inizio Appuntamento a ottobre a Villa Olmo: «Uniti per avere più forza e rilanciare la cultura dopo la crisi»

Parolario e Fiera del Libro si faranno e torneranno assieme.

Una bella notizia per il mondo culturale comasco: si temeva che entrambe le manifestazioni fossero destinate a cadere, almeno per quest’anno, sotto la mannaia del Covid. Invece questa si ricorderà come un’edizione speciale per entrambe le manifestazioni.

Atto di coraggio

Sarà Villa Olmo, concessa gratuitamente dal Comune, a ospitarle in un momento dell’anno inusuale per entrambe, dal 23 ottobre al 1° novembre, ma necessario per poter sopravvivere all’emergenza coronavirus. Un vero e proprio atto di coraggio e “Il coraggio” è il tema dell’edizione di Parolario, la ventesima, mentre per la Fiera le primavere (anzi, le estati anche se ora si va all’autunno) sono ben 68.

«Non possiamo permettere a tutto quanto di terribile è successo quest’anno di cancellare la ventesima edizione di Parolario che, con modalità anche nuove, si farà con la Fiera del Libro proprio come vent’anni fa – ha commentato Glauco Peverelli, presidente di Parolario – Abbiamo bisogno di normalità, di incontrarci, di parlarci in una parola di vivere, non vogliamo arrenderci e la nostra manifestazione può contribuire a ciò».

Secondo Alessio Rimoldi, presidente dell’associazione Manifestazioni Librarie, «organizzare la Fiera del libro quest’anno è un atto di coraggio perché le incertezze e gli ostacoli da affrontare sono molti. C’è una nuova location, nuove date e nuova disposizione del percorso di vendita. Uno stravolgimento complesso, totale e inedito ideato in pochissimo tempo. Un vero atto di coraggio unito a un urlo di speranza con l’obiettivo di trasmetterli alla città in un clima di festa. Noi ci siamo, il mondo librario ed editoriale comasco c’è, e siamo onorati di essere affiancati e sostenuti da una realtà altrettanto coraggiosa e amica come è Parolario».

Parolario, infatti, nacque nel 2001 su impulso dell’allora assessore alle culture, identità e autonomie della Regione Lombardia, il compianto Ettore A. Albertoni, proprio per corredare la Fiera del libro con una grande manifestazione culturale, in piazza Cavour dove i librai avevano, letteralmente, piantato la tenda dopo avere trascorso un lungo periodo al Broletto e una breve esperienza in via Maestri Comacini.

Ma dopo dieci anni Parolario si era staccata dalla Fiera, non per una dichiarazione di indipendenza, ma per meri, quanto stringenti, motivi economici che non permettevano più di mantenere la costosa struttura nel “salotto buono” di Como. Da lì la concessione del Comune di Villa Olmo che, nel corso di questo secondo decennio, ha visto crescere Parolario che ha assunto una rilevanza nazionale.

Corsa contro il tempo

Quest’anno tutto rischiava di interrompersi. Ora ci sarà una corsa contro il tempo per organizzare lo spazio culturale e quello commerciale, perché tutto si era fermato a marzo in attesa di risposte. E oltre a un calendario di incontri con autori degno della ventesima edizione, allo studio di un percorso nuovo per i banchi dei librai, si dovranno studiare anche nuove misure di sicurezza per il pubblico. Ma questo nuovo matrimonio tra Parolario e Fiera del libro è anche un messaggio di speranza per la sopravvivenza della cultura oltre le crisi.

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