Como-Pisa, trasferta consentita solo ai residenti nella provincia di Pisa con tessera del tifoso. Per il Viminale è una partita a rischio

Sicurezza Stretta sui tifosi dopo gli scontri tra Ultras romanisti e napoletani. Torna d’attualità la tessera del tifosi: ecco le misure che potrebbero essere adottate

La settimana successiva agli scontri tra ultras del Napoli e della Roma nell’area di sosta di Arezzo (già tristemente nota anni fa per l’uccisione del tifoso della Lazio Gabriele Sandri) riporta d’attualità la “tessera del tifoso”, documento che in passato era stato a più riprese osteggiato dalle tifoserie d’Italia. Si tratta di un documento rilasciato dalle società di calcio che testimonia la fidelizzazione di un sostenitore al club, ma che le frange ultras avevano letto come una sorta di “schedatura”.

La decisione

Ora, come detto, dopo anni dove la tessera – tranne alcune eccezioni – era sostanzialmente passata in secondo piano, il documento potrebbe tornare d’attualità per permettere alle tifoserie di andare in trasferta. E, tra le partite a rischio identificate dal Viminale su segnalazione delle varie Questure d’Italia, c’è anche la gara in calendario sabato 21 gennaio tra Como e Pisa che precederà di un giorno l’altra identificata come critica tra Juventus e Atalanta.

Le misure saranno decise dall’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive e solo nelle prossime ore si avrà o meno la certezza delle decisioni per queste due gare finite nell’occhio del ciclone, ma quello che dovrebbe accadere è che le trasferte dei tifosi atalantini a Torino e dei pisani a Como saranno consentite, ma solo per i residenti nelle due province (quindi al Sinigaglia non potranno arrivare pisani residenti in altre parti della Penisola) e solo con in tasca la tessera del tifoso.

Non sarà questa l’unica misura richiesta: servirà infatti un numero adeguato di stewart – ma su questo il Como non dovrebbe avere problemi, visto che è già stato in grado di schierare in caso di bisogno ben 75 uomini con la pettorina – e dovrà essere rafforzato il sistema di controllo anche nelle attività di filtraggio e prefiltraggio dei tifosi, ricalcando dunque il dispositivo messo in strada in occasione di Como-Reggina. Non è nemmeno escluso, ma in questo caso bisognerà attendere il numero di biglietti effettivamente venduti a Pisa, che possa essere chiesto pure un supporto di forze dell’ordine in arrivo da fuori provincia per il controllo della gara del Sinigaglia.

Gli scontri in autostrada

Perché tuttavia Como-Pisa è finita tra le due gare segnalate al Viminate (in quanto a rischio) per il prossimo fine settimana? Sulla decisione potrebbero aver pesato i fatti di un anno fa, quando cioè alcuni pulmini di tifosi toscani, mentre lasciavano l’area a loro riservata dello stadio, si erano fermati cercando lo scontro con i tifosi comaschi che si trovavano in viale Rosselli. Un precedente che, vista la soglia di allerta alzata in seguito ai fatti con protagonisti gli ultras di Roma e Napoli, potrebbe aver portato alla segnalazione al Viminale. Bisogna infine ricordare che già quest’anno una partita del Como era stata colpita da limitazioni: era stata quella di Parma, trasferta vietata a tutti i tifosi in arrivo dalla Lombardia.

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