Il Sinigaglia domani ospiterà la prima partita in casa del Como con nuove luci. Rifatti i quattro piloni, due solo a led

Serie B L’esordio casalingo alle 20.30. Lavori effettuati nei mesi scorsi e appena collaudati. Il sindaco: «Illuminazione migliore per pubblico e tv». Torri faro più basse, verifiche con Enac

L’esordio casalingo di domani sera del Como (che sfiderà la Reggiana alle 20.30) sarà anche la prima occasione per vedere in funzione il nuovo impianto di illuminazione e valutarne gli effetti. È stato infatti effettuato dalla società di calcio il cosiddetto “revamping” illuminotecnico per l’adeguamento alla normativa nazionale che riguarda i campi della serie B (investimento di circa 400mila euro). In pratica l’effetto sarà di una migliore illuminazione, dovuta agli interventi sulle quattro torri faro. Nelle due verso la tribuna le luci sono state interamente sostituite con lampade a led, mentre nelle altre due è stato aumentato il numero delle lampade. E tutte sono state abbassate di circa 7 metri (devono ancora essere “tagliate” le parti di piloni rimaste).

Gli interventi

«L’amministrazione comunale - spiega il sindaco Alessandro Rapinese - in piena collaborazione con il Como 1907, ha posto fine all’annosa questione dell’illuminazione del campo di calcio, cosa che potrebbe lenire gli effetti delle indicazioni Enac (ente nazionale degli aeroporti civili, ndr) in relazione alla presenza dell’idroscalo internazionale». L’11 agosto è stato effettuato il collaudo di tutto l’impianto alla presenza di tecnici e dirigente del Comune, Figc (c’era un volto noto come quello di Giancarlo Abete) e del Calcio Como. «I lavori - prosegue il sindaco - hanno reso l’impianto più potente e adeguato alle esigenze sia del pubblico che delle tv. Questo, con l’abbassamento dei piloni potrebbe portare benefici nella lunga querelle con Enac. Stiamo infatti approfondendo una richiesta di deroga ad Enac senza effettuare ulteriori lavori».

L’installazione dell’impianto di illuminazione del Sinigaglia con le torri faro risale a 23 anni fa e, fin da subito, ci furono le lamentele dell’Aero Club e dell’Enac poiché uno dei quattro piloni, quello di nord-ovest, interferisce che le procedure di ammaraggio degli idrovolanti. Il campo sportivo in riva al lago venne realizzato poco meno di un secolo fa, progettato dall’architetto milanese Giovanni Greppi e inaugurato nel 1927, in concomitanza con le celebrazioni voltiane e venne dedicato allo sportivo e martire della Prima Guerra Mondiale Giuseppe Sinigaglia. Le torri vennero realizzate, come detto, nel 2000: due sono alte circa 33 metri e le altre circa 40. Negli anni passati ci furono diverse ipotesi, compresa quella di meccanizzare il pilone, ma poi venne tutto accantonato. All’inizio del 2019 Palazzo Cernezzi decise di intervenire e affidò un incarico professionale per l’impianto di illuminazione. Lo studio iniziale, redatto dai tecnici di Palazzo Cernezzi, prevedeva «l’abbassamento a circa 22 metri della torre faro per ricondurre l’utilizzo dell’idrosuperficie a condizione di totale fruibilità e sicurezza». Poi, però, le cose si bloccarono.

A questo punto bisognerà capire se i lavori effettuati in estate con l’abbassamento delle torri saranno sufficienti per risolvere una questione che va avanti ormai da oltre vent’anni, oppure se bisognerà comunque intervenire nuovamente sull’impianto.

Più posti in curva

Intanto come ha annunciato ai tifosi Mirwan Suwarso, manager della famiglia Hartono, proprietaria del Como, nell’arco di due mesi verranno ricavati in curva mille posti in più.

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