Caos nell’area a lago, prime venti multe
per i “buttadentro”

Sant’Agostino Scattati i controlli della polizia locale con sanzioni ai collaboratori di taxiboat e ristoranti. Il sindaco Rapinese avverte: «Siamo solo all’inizio»

Linea dura del Comune si cosiddetti “buttadentro”, cioè coloro che cercano, stando in piazza o sul marciapiede, di convincere turisti e comaschi a fare un giro in barca (con o senza accompagnatore) o ancora ad entrare in locale per colazione, pranzo, aperitivo o cena. Che la pratica sia portata avanti in modo più o meno insistente nei confronti delle persone non cambia il fatto che si tratti di una violazione in quanto il comportamento non è consentito. Da sabato sono infatti entrate in vigore le modifiche al Regolamento di Polizia urbana che vietano queste tipologie di attività pubblicitarie e, in due giorni, la Polizia locale ha elevato dieci sanzioni a carico di promotori di servizi turistici nautici e altrettante a carico di pubblici esercizi nel centro storico per un totale di venti multe.

L’importo

L’importo, stabilito dal regolamento (e valido per qualsiasi violazione) è pari a 50 euro. Dal sindaco Alessandro Rapinese arriva però un avvertimento rivolto direttamente a chi ha preso la multa e a coloro che violano le nuove norme continuando a cercare di contattare turisti e non solo su suolo pubblico. Avvertimento che significa che sulla questione le norme potrebbero inasprirsi ulteriormente. «Siamo solo all’inizio – commenta il sindaco, che ha anche la delega alla Polizia locale -. Se c’è chi pensa di poter derubricare le sanzioni a costo aziendale, si ricordi bene che sono lo stesso sindaco che ha inserito che dopo un tot di sanzioni su suolo pubblico il suolo pubblico spariva».

Come a dire che qualcosa di analogo potrebbe arrivare in futuro su questa linea. «Consiglio quindi a tutti – prosegue il primo cittadino – di non scherzare con questo provvedimento e di non limitarsi a pensare che sia solo una “multina” di cui ridere all’aperitivo. Altrimenti si passa al livello superiore e poi non si lamentino. Spero che siano le prime e le ultime venti sanzioni che diamo». La norma, approvata due settimane fa dal consiglio comunale, parla chiaro nelle modifiche che hanno riguardato l’articolo 27. Nel dettaglio si legge infatti che «è vietato ai titolari e a tutto il personale addetto, comunque denominato e/o incaricato, ivi inclusi collaboratori, dei caffè, dei ristoranti, degli alberghi e di ogni altra attività ricettiva, degli esercizi commerciali e di ogni altra struttura produttiva, invitare, con qualunque forma e mezzo, le persone che transitano davanti alle predette attività ad entrarvi». Un divieto, quello di convincere comaschi e turisti con menù alla mano o mappe del lago e foto di piccole imbarcazioni che vale per tutta la città.

Il regolamento

La specifica sui trasporti è prevista al comma 2 dello stesso articolo: «È vietato ai titolari e a tutto il personale addetto, comunque denominato e/o incaricato, ivi inclusi collaboratori, dei servizi di trasporto di persone, siano essi nautici, terrestri o aerei invitare, con qualunque forma e mezzo, le persone che si trovano sulla pubblica via, in luoghi pubblici e/o aperti al pubblico, ad utilizzare i propri servizi». Viene anche previsto come a rispondere siano l’autore materiale della violazione, ma anche il beneficiario economico dell’attività oggetto della promozione vietata.

I controlli si susseguiranno e non soltanto nel fine settimana. La decisione di intervenire sul fenomeno dei “buttadentro” era stata una conseguenza dei fenomeni registrati ormai da tempo soprattutto nella zona di Sant’Agostino per quanto riguarda barche e motoscafi. E da lì è stata predisposta la norma che vale in tutta la città e non solo per i trasporti.

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