Como, primo giorno con polemica. Via Perti, il sindaco attacca

Rapinese inaugura l’anno tra le aule che avrebbe voluto chiudere. Presidio di alcuni genitori. E lui li accusa di usare i bambini per scopi politici

Un albero da piantare nei giardini della primaria Sauro e della materna Carluccio, come «simbolo di resilienza civica e della comunità di quartiere. Un simbolo che va gestito e curato, come il futuro dei nostri bambini e delle scuole».

Così ieri mattina è stato inaugurato l’anno scolastico nelle scuole di via Fiume e via Volta, che hanno potuto riaprire grazie al ricorso presentato al Tar e vinto dai genitori contro la chiusura decisa dall’amministrazione. La prima campanella, dunque, ha avuto un sapore diverso rispetto agli altri anni.

«Oggi è l’inizio di un nuovo anno scolastico fatto di sorrisi, emozioni, attese, ma anche di conquiste – rimarca Vincenzo Falanga, presidente di Nova Como, associazione che ha organizzato l’iniziativa-. Solo pochi mesi fa ci dicevano che le scuole Sauro e Carluccio avrebbero chiuso. Abbiamo scelto di non arrenderci per difendere il diritto all’istruzione e il valore delle comunità. Questo primo giorno è il segno concreto che l’impegno civico, la partecipazione e la determinazione possono cambiare le cose. Ai nostri ragazzi auguriamo un anno pieno di scoperte e di gioia. A noi adulti il compito di continuare a lottare per una scuola viva, vicina e aperta a tutti». Nove i bambini nella prima elementare di via Perti, iscritti nelle ultime due settimane, quando si è potuto. «La scelta di chiudere una scuola è sempre sbagliata: il calo demografico e la denatalità vanno combattuti con ampliamento di servizi e non con chiusure – aggiunge anche Teresa Minniti, di Nova Como-. Ancora più sbagliato se l’inverno demografico viene usato per nascondere scelte di natura politica».

Presente alla consegna degli ulivi anche il consigliere regionale Sergio Gaddi: «Tenere aperta la scuola non è un costo, ma investimenti per il futuro. Uno sviluppo per la città e come noto il Comune non ha problemi di soldi, deve quindi potenziare i servizi e fare in modo che le scuole siano un presidio vivo. Ogni scuola aperta è un valore di civiltà». E poi Francesco Finizio, referente scuole Pd: «Abbiamo partecipato all’ottima iniziativa organizzata da Nova Como perché una scuola che riapre è l’immagine migliore di un nuovo inizio per tutta la città».

Per l’inaugurazione dell’anno scolastico, il sindaco Alessandro Rapinese, accompagnato dalla sua vice Nicoletta Roperto, ha scelto proprio la scuola Sauro. «Un simbolo di rispetto per la magistratura che ha deciso che doveva rimanere aperta perché l’atto con il quale è stata assunta la decisione era ritenuto formalmente non corretto – le parole del primo cittadino -. Comunque sia, abbiamo deciso di inaugurare l’anno scolastico in una scuola pari a tutte le altre a prescindere dalle questioni politiche. Uno dei bambini mi ha chiesto “come mai vuoi chiudere la scuola?”. Evidentemente non faccio politica con i bambini perché io non li uso per questo, contrariamente ad altri che li usano come scudi umani per fare politica: al bambino ho risposto che la cosa più importante non sono le mura ma gli insegnanti: non li tocchiamo, continueranno a fare gli insegnanti, eventualmente sceglieremo scuole migliori dove poterlo fare. Il nostro progetto va incontro alla razionalizzazione: se dobbiamo parlare in termini economici, io l’anno scorso ho pagato 70/80 mila euro di tasse e sapere che in questa scuola ci sono più insegnanti che bambini quando in Lombardia abbiamo 130mila insegnanti mancanti mi fa ribollire il sangue, ma questo è un altro tema».

E conclude: «Dico ai comaschi: sappiate che ogni bambino qui ci costa almeno tre o quattro volte in più di una privata, perché io riscaldo una scuola per 60 bambini e ho 25 dipendenti: potevano benissimo essere assorbiti senza neanche accorgersene da via Brambilla e dalle scuole adiacenti, mi stanno quindi sottraendo risorse che avrei potuto occupare altrove. Dal punto di vista del rispetto delle tasse, la via Perti è il massimo scempio possibile, poi il tema ambientale ed economico un disastro, perché stiamo scaldando un palazzo intero. Il fatto che vengano usati i bambini per fare politica utilizzandoli come strumento è semplicemente vergognoso, ma è il loro stile e non il mio».

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